Wrc: a rischio il Rally Gran Bretagna?

In quest’ultimo periodo il mondiale rally è stato avvicinato da diversi paesi emergenti, interessati ad avere un proprio posto nel calendario. Croazia, Cile e Giappone ad esempio, che hanno avanzato le proprie candidature negli scorsi mesi. Una ventata di novità importante che però è stata messa in ombra dalla difficile situazione di una delle gare storiche, il Rally Gran Bretagna.

Notizia delle ultime ore è infatti il posticipo del nulla osta da parte della Federazione sul percorso dell’edizione 2018. La causa principale è la power stage Great Orme – Llandudno, pianificata su fondo asfaltato, che però non è stata dichiarata conforme dai criteri richiesti dalla Fia. A rendere ancor più complessa la situazione c’è il fatto che il governo locale ha spinto e finanziato molto questa prova e la gara intera, anche e soprattutto dal punto di vista logistico e della copertura tv.

L’accordo tra le due parti sembra quindi attualmente tutt’altro che semplice e, considerando il fatto che il contratto triennale scade quest’anno, i primi dubbi sul futuro della gara britannica sono già venuti a galla come confermato da una fonte locale ai microfoni di Autosport:

Il Galles vuole lo svolgimento di questa gara, si tratterebbe di un modo per mettere in evidenza tutte le bellezze del territorio. Inoltre il rally è stato spostato ad inizio ottobre per avere un clima migliore. Qui nessuno si fa illusioni, gli organizzatori sono consapevoli che la power stage è diversa dalla altre prove, ma il problema sta nel regolamento. La Power stage assegna punti anche su distanze di 10 km, ma sono davvero degne di dare punteggi extra? Queste prove sono state create a scopi promozionali e dovrebbero essere pianificate seguendo questi criteri.

Insomma, una tegola non facile da risolvere e che rischierebbe di togliere al mondiale rally uno degli scenari più belli ed affascinanti.