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Cir, intervista inedita a Damiano De Tommaso: “Consapevolezza di avere una grande chance”
Il giovane driver inizierà la sua stagione all'imminente rally dei Laghi
E’ certamente uno dei giovani italiani più performanti e ad appena 22 anni vanta già un bagaglio d’esperienza invidiabile grazie alle due stagioni trascorse nel Wrc3.
Damiano De Tommaso correrà quest’anno nel Cir nelle vesti ufficiali per Peugeot Italia, con l’obiettivo di vincere e crescere ulteriormente grazie ai consigli che riceverà per tutto l’anno dalla squadra più vincente degli ultimi anni.
Damiano, anche per te il 2018 è alle porte. Come ti senti?
Mi sento bene e sono molto motivato. Questa è certamente un’occasione da non perdere perchè non capita a tutti di approdare in una squadra ufficiale. L’obiettivo sarà vincere, ma anche quello di imparare cose nuove e crescere ancora seguendo i consigli ed insegnamenti di Anna e Paolo, dieci volte campioni italiani e preparatissimi in tutto.
Ieri hai effettuato un test mentre nel weekend sarai ai nastri di partenza del rally dei Laghi. Sensazioni?
Ieri abbiamo svolto una sessione di test in vista del Ciocco ed è andato tutto bene fortunatamente. Nel weekend invece confermo la mia presenza ai Laghi, un’idea dell’ultimo momento poichè non era in programma di farlo. Avrò a disposizione una 208 R2b della Gilauto con cui corsi nel 2015 e sono sicuro sarà un valido allenamento per arrivare carichi e motivati al Ciocco.
Cosa ti hanno lasciato le due stagioni trascorse nel Wrc3?
Sono state le due stagioni in cui ho imparato maggiormente, dandomi la possibiltà di avere oggi un bel bagaglio di esperienza. Nonostante le 208 R2b fossero macchine piccole ho avuto modo di correre su strade differenti dalle nostre, anche se in Italia a prove speciali siamo messi bene. L’obiettivo è prima o poi di ritornare nel mondiale perchè amo lo sterrato particolarmente veloce. Ma cosa mi ha colpito maggiormente è il regolamento rigido che nelle ricognizioni ti permette soltanto due passaggi col GPS, mentre nel Cir sappiamo che purtroppo non è proprio così per tutti quanti.
Credi che il Cir possa rappresentare un passo indietro per la tua carriera?
Poteva sembrare ma vista la mancata conferma di Aci Team Italia nel mondiale e un programma che faticava a decollare, la possibilità che mi ha dato Munaretto di partecipare al Trofeo Peugeot è stata per me importante perchè mi ha permesso di rimanere in macchina e continuare a crescere.
Ti vedremo in gare extra quest’anno?
Al momento il mio programma non prevede altre gare al di fuori del Cir, ma vedremo nel corso della stagione se salterà fuori qualcos’altro.
In occasione del Roma Capitale e dei trascorsi nel mondiale, hai avuto modo di confrontarti con molti altri giovani come te. Quali sono le differenze più lampanti tra i nostri e quelli stranieri?
Mediamente noi siamo piuttosto indietro. All’estero hanno la mentalità di seguire le regole senza sgarrare, correndo e anche forte con soli due passaggi effettuati. Qui invece tali accorgimenti non ci vengono nè insegnati nè tantomeno imposti. Fortunatamente io mi sono abituato così, che ovunque è una sorta di prassi. Direi quindi che in Italia manca la professionalità.
Condividerai nuovamente l’abitacolo con Michele Ferrara, quanto si è rivelata utile la sua esperienza?
Michele è un grande professionista oltre ad essere una brava persona. La sua esperienza è sensazionale visto che fa ciò di mestiere e si è rivelata preziosa per me. Spero che il nostro rapporto possa quindi durare a lungo. Ci tengo a precisare anche quanto sia stato utile per me Paolo Rocca, con il quale ho dovuto interrompere il legame delle gare per i suoi problemi di lavoro. Siamo cresciuti insieme nel mondiale e per me sarà un piacere ritrovarlo in macchina al Laghi.
A fine intervista, Damiano ci tiene a ringraziare pubblicamente l’Aci Team Italia e il team Munaretto, grazie ai quali oggi può vestire i colori ufficiali di Peugeot Italia.
