Wrc: Le nostre pagelle del rally del Messico
Toyota rimandate, Ogier campione indiscusso
Si è concluso domenica sera il rally del Messico, terzo round del campionato del mondo.
Come ormai tutti sappiamo a spuntarla è stato Sebastien Ogier e la sua Fiesta Wrc dopo una gara studiata quasi a tavolino e senza alcuna sbavatura, dimostrando di essere ancora lui l’indiziato numero uno per il titolo.
Come sempre, abbiamo provato anche questa volta a tracciare un bilancio di quello che è successo nel weekend: ecco le nostre pagelle!
Ogier: 8. Il transalpino lascia sfogare tutti quanti nella prima giornata senza eccedere alla foga, ben sapendo di dover spazzare la strada. Attacca al momento giusto come soltanto lui sa fare e mantiene la lucidità in ogni frangente nonostante il caldo torrido che attanaglia le prove speciali, dimostrando ancora una volta le sue indiscusse abilità di calcolatore. Mezzo voto in meno per la “furbata” commessa nella Power Stage che gli nega i punti bonus. Volpone
Sordo: 7/8. Il terzo pilota di casa Hyundai fa la gara che non ti aspetti, stando sempre a stretto contatto con il podio. Dopo la scelta tecnica di Nandan di lasciarlo a riposo in Svezia, Dani si presenta in Messico in palla e motivato tanto da guadagnarsi un preziosissimo secondo posto per il morale e per i Costruttori. Andale Dani
Meeke: 7,5. Finalmente una prestazione degna di nota per il funambolico britannico, dopo aver iniziato in sordina la sua stagione. Per tutto il weekend battaglia con chiunque, deciso a prendersi ad ogni costo ciò che sente suo. L’errore commesso al mattino della terza giornata gli nega il secondo posto, ma quando si dà il 100% anche per zittire i più critici può starci. Soldato
Mikkelsen: 7. Da lui è sempre lecito aspettarsi qualcosa in più, ma la prova di Andreas è stata tutto sommato positiva. La sua i20 ha accusato qua e là qualche problemino, ma il norvegese non perde la testa e ci mette tanto del suo per agguantare un prezioso quarto posto e qualche punticino extra in Power Stage. Cuore impavido
Loeb: 9. Cosa possiamo dire ancora sul suo conto? Il suo cognome è sinonimo di rally, con un’eredità lasciata ai più giovani difficile da raccogliere. Chiamato in causa da mamma Citroen per sollevare umore e credibilità dopo molte ombre e poche luci, Seb accetta la sfida e lungo le calde p.s. dimostra di essere ancora un fenomeno. Nella seconda giornata vola in testa alla classifica, facendo sognare praticamente tutti, fino a quando la rovinosa foratura lo estromette dalle posizioni di vertice. Voto più alto di tutti perchè ha saputo tenere tutti incollati a qualche fonte di notizia, senza dimenticare il rispetto verso un 9(!) volte campione iridato. Semplicemente Seb
Neuville: 6/7. Anche per lui il weekend messicano non è stato dei più fortunati, incappando in varie problematiche. La notevole penalizzazione lo lascia lontano dalla bagarre di vertice, ma il belga non perde la testa e porta a casa un sesto posto finale che fa mucchio. Coraggio Thierry!
Tidemand: 8. Il rampollo di casa Skoda fa quel che deve e trionfa nel Wrc2, portando a casa anche un notevole settimo posto assoluto. La concorrenza era sicuramente scarna, ma ancora una volta dimostra di meritare una chance nel campionato dei grandi. Esecutore
Latvala: 6/7. La Toyota aveva lavorato duramente sulle Yaris per cercare un risultato di rilievo, ma così non è stato. Il finnico fa quel che può barcamenandosi all’arrivo grazie anche alla sua esperienza. Il secondo posto in Power Stage è sicuramente una manna dal cielo. Provaci ancora Jari.
Lappi: 5. Il finlandesino volante era partito bene in questo 2018, facendo vedere scampoli della sua indiscussa classe. Una classe però ancora acerba come ha dimostrato l’esito del suo Messico. Durante lo Shakedown è autore di una toccata che piega la sospensione, mentre nella p.s. 9 rovescia la Yaris in un canaletto. Vedremo se nel prossimo appuntamento saprà rifarsi con gli interessi. Rimandato
Suninen: 6. E’ vero, il risultato è negativo e non è mai apparso in grado di fare l’exploit, ma come si fa a bocciare un ragazzo così giovane alle prime armi su una bestiale Wrc Plus? Il talento c’è e ben presto Teemu lo dimostrerà. Forza ragazzo!
Tanak: 6. L’estone fatica assai sugli sterrati messicani, così come la sua Yaris. Le evoluzioni tecniche non hanno funzionato a dovere, ma ad Ott va riconosciuto il merito di dare la zampata vincente del campione in Power Stage, dimostrazione di essere ormai pronto all’ultimo salto di qualità. Miccia bagnata