Rally di Svezia 2018: le pagelle

Chiudiamo il discorso Rally di Svezia 2018 con le ormai tradizionali pagelle. La gara svedese ha riservato tante emozioni e momenti spettacolari e questo rally verrà sicuramente ricordato nel tempo. Riviviamolo attraverso il “giudizio” ai protagonisti.

Thierry Neuville – Voto 9: niente da dire, bravo. L’occasione era ghiotta e andava portata a casa e così è stato. Scacciati gli incubi del ricordo del 2017 si è messo a guidare come sa fare e ha portato a casa il bottino. Non penso al 10 solo perché in Power Stage non ha osato più di tanto ma forse era chiedere troppo.

Craig Breen – Voto 10: la gara perfetta che mette l’accento su una serie importante di risultati da parte sua. La costanza che mette in strada è sempre più una certezza e in rally “atipici” come quello svedese si tramuta spesso in risultato. Milgliore delle Citroen al traguardo e non troppo lontano dal vincitore. Non è che ci sia da aggiungere molto.

Andreas Mikkelsen – Voto 7: anche lui ha avuto il grande merito di portarla infondo bene, senza sbavature e lasciando che fossero gli altri a determinare la sua posizione. Meno appariscente e “cattivo” che in altre situazioni ha badato a portare a casa più punti possibile. E la confidenza con la i20 migliora sempre di più.

Piloti Toyota – Voto 5: passi Tanak che partiva davanti, ma dagli altri due qualcosa in più forse ci si aspettava. Questa nuova versione “loquace” di Jari-Matti Latvala si lascia piacere sempre di meno (anche se porta sempre punti a casa) mentre da Lappi ci si aspettava una prestazione più da “uomo di casa”.

Sebastien Ogier – Voto 7: non è riuscito a fare l’Ogier per tutto il weekend ma non ha fatto mancare il suo peso su tutta la gara. Prima ironizzando sullo svantaggio di partire davanti, poi mettendo la perla strategica sulla Power Stage. Aldilà che poi il secondo tempo sulla prova andava fatto e lui l’ha fatto con la classe di sempre, Ogier lancia bordate costanti a livello psicologico sugli avversari e non tutti hanno i nervi così saldi.

Kris Meeke – Voto 5: quando lui prova a stare tranquillo e pensare alla gara ci si mette la macchina. Ma quanta confusione che crea ogni volta che infila casco e guanti, roba da far impallidire il miglior “Pierino”. Resta un pilota fortissimo e col passo dei big, ma siamo già a due gare sotto le aspettative.

Ott Tanak – Voto 6: la condizione di favorito forse lo ha un po’ condizionato (insieme all’ordine di partenza). Fa strano vederlo nervoso a fine prova lamentarsi delle condizioni e di vedere i suoi tempi così altalenanti. Ma sicuramente non era questa la gara per dare la conferma che per la lotta al titolo lui c’è, eccome se c’è.

Mads Ostberg – Voto 7: hai capito Mads. Torna sulla Citroen e si mette subito in mostra. Questo suo ruolo di “pilota sorridente” del circus lo spoglia di ogni pressione e gli permette di mettere insieme belle gare come quella svedese. Poi vabbè, arriva il momento di saltare e questa volta solo un numero da circo di Neuville gli ha tolto i riflettori di dosso.

Hayden Paddon – Voto 6: non male come ritorno per lui. Serviva presentarsi pronti e dare qualche segnale di rinascita e tutto sommato qualcosa si è visto. Forse un po’ impreciso nei momenti in cui c’era alzare l’asticella ma la sua gara lascia sperare bene per il futuro prossimo.

Takamoto Katsuta – Voto: 10: ne abbiamo già parlato ad oltranza ma lo voglio fare per un’ultima volta. Il suo risultato è storico e memorabile e trasforma la curiosità attorno a lui in qualcosa di piuù certo e concreto. Va tenuto d’occhio perché se trova le giuste condizioni è capace di andare così forte da mettersi dietro i padroni di casa sulla neve. Non so se mi sono spiegato.

E a questo punto salutiamo la Svezia e gli diamo appuntamento al 2019 per un’altra super gara sulla neve.