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Wrc: le pagelle del rally di Monte Carlo

Ogier sinonimo di perfezione, Kalle sorprende ma non troppo

Si è concluso da poco il rally di Montecarlo  ma si continuerà ancora a parlarne per qualche giorno in modo tale da avvicinarsi nel migliore dei modi alla Svezia, secondo round del campionato del mondo.

Come per tradizione, anche stavolta proveremo a fare una sorta di “processo alla gara”, esaminando e focalizzandoci su quanto successo nel lungo ed estremamente affascinante weekend monegasco. Insomma, vi proponiamo le nostre pagelle sui protagonisti:

Ogier: Voto 9. Il francese mette in chiaro fin da subito le sue intenzioni: vincere! Si aggiudica le due stages difficilissime di giovedì notte uscendone indenne e sicuro di sè, qualora ne avesse avuto bisogno. La zampata del fenomeno la dà però nella prima p.s. di domenica, vincendola ampiamente e togliendo di fatto le speranze di rimonta che Tanak nutriva dentro di sè. Un voto in meno per gli errorini commessi che potevano costargli caro, ma la perfezione può tranquillamente essere sinonimo del cognome che porta. MANICO

Tanak: Voto 8,5. Ott si dimostra fin da subito il più accreditato outsider di Ogier, mettendo in mostra il suo grande talento e una maturazione ormai definita. Ha il merito di non darsi mai per vinto e cercare la vittoria fino all’ultimo, salvo poi accontentarsi con intelligenza della piazza d’onore dopo aver visto la Fiesta numero 1 scappare irrimediabilmente. L’intesa con la Yaris pare già ottima e non può che migliorare nel corso della stagione. GUERRIERO

Latvala: Voto 7+. Il Monte Carlo non è di certo la sua gara preferita, ma con grande saggezza rimane sempre a contatto coi migliori, seppur con grande distacco, senza rischiare la scocca della Yaris per poi approfittare degli errori e sfortune altrui conquistando un podio importante sia per lui che per la classifica costruttori. ESPERTO CALCOLATORE

Meeke: Voto 6,5. Kris non trova mai il giusto passo per issarsi al vertice, complice il poco feeling con la C3 Wrc. Forse si è ricordato che a volte è meglio accontentarsi di un piazzamento utile mettendo da parte l’irruenza e salvare una scocca, in attesa di tempi migliori e rally più amichevoli. Nota di merito per la vittoria della Power Stage. FORMICHINA OPERAIA

Neuville: Voto 7/8. Il voto è alto per un quinto posto, è vero, ma permetteteci di sottolineare la sfortuna che sta bersagliando Thierry. Dopo essersi innevato a causa del blocco delle ruote nello stage inaugurale e la foratura la mattina seguente, il belga guida a testa bassa e recupera tutto il recuperabile, segnando parecchi scratch e ottenedo la seconda piazza in Power Stage. Per il titolo ci sarà anche lui eccome. FLAT OUT

Evans: Voto 6+. Il gallese parte in sordina per poi aumentare considerevolmente il passo stando a contatto coi migliori. L’abbandono delle gomme D-Mack era lo scotto da pagare già messo in previsione, ma la guida arrembante di Elfyn è piaciuta e fa ben sperare per il futuro. PROMOSSO

Lappi: Voto 7-. Il finlandesino ha condotto una gara esemplare, considerando si trattasse del debutto al Monte Carlo su una vettura Wrc (Plus in aggiunta). Per tutto il weekend sta sempre sulla scia dei migliori segnando tempi di tutto rispetto, salvo poi veder sfumare un preziosissimo quarto posto nella Power Stage andandosi ad incagliare tra la neve dopo aver perso il posteriore della Yaris in un tratto particolarmente insidioso. L’errore pesa eccome, ma noi vogliamo dare fiducia a questo astro nascente perchè il futuro è dalla sua parte e lui saprà dimostrarlo. CREDICI LAPPI!

Bouffier: Voto 5+. Da uno capace di trionfare su queste strade nel 2011 e sfiorare il bis qualche stagione dopo ci si aspettava certamente di più. Va premiato il coraggio di essersi messo in gioco per la prima volta su una Wrc Plus proprio in occasione della gara monegasca, tra le più diffcili al mondo, ma non ha rispettato i pronostici di spauracchio regalando ai fans una prestazione regolare ma anonima. Rimandato ad aprile. SEE YOU AGAIN IN CORSICA

Breen: Voto 5. La sfortuna ha giocato a suo sfavore portandogli varie problematiche spalmate su tutto il weekend, ma l’irlandese non è mai apparso in forma nemmeno quando la C3 è stata rinsavita dai suoi fedeli meccanici. Considerando la superba prestazione dello scorso anno con la Ds3 Wrc contro le più esplosive Plus era lecito aspettarsi qualcosa di più di un nono posto finale. TIMIDO

Mikkelsen: Voto 4,5. Lo scorso anno aveva dichiarato a più riprese di volere ad ogni costo una vettura che gli permettesse di aspirare al titolo piloti. Dal Catalunya è entrato a fare parte del team Hyundai che dispone della vettura (presunta) migliore, ma il giovane norvegese non lascia la minima traccia di sè. Il guasto all’alternatore non può essere una scusante per un top driver come lui. WAKE UP ANDREAS!

Sordo: Voto 4. Per essere l’unico dei piloti ufficiali a non disporre delle evoluzioni 2018 stava conducendo una gara pazzesca. Poi un dritto sulla neve che un pilota come lui non può e non deve commettere, specialmente se sei terzo e primo del tuo team. OCCASIONE PERSA

Rovampera: Voto 8,5. Abbiamo esaurito gli aggettivi per lui. Il monello finlandese parte con l’obiettivo di arrivare in fondo e aumentare il bagaglio di esperienza. Trova immediatamente un passo esorbitante a bordo della Fabia R5 e speciale dopo speciale acquisisce sempre più fiducia, sapendo gestirsi in un modo tanto sorprendente quanto disarmante considerando la giovanissima età. Un esempio per tutti quando, con umiltà, si presta per farsi scattare foto e firmare autografi e quando, con tanta educazione, saluta in trasferimento i suoi numerosi tifosi. Piccolezze sempre più rare ormai in qualunque sport. IMMENSO PRODIGIO

 

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