4 Buoni motivi per puntare su Kris Meeke
Dopo la stagione 2017 ha perso credibilitĂ . Eppure i motivi per credere in lui al Monte sono tanti.
Giusto ieri abbiamo pubblicato un interessante articolo che analizzava tutti i possibili contendenti al titolo, dando come favorito il duo Neuville – Gilsoul. Allo stesso tempo, il bookmaker ufficiale del WRC da in vantaggio, seppur di un soffio, il campione del mondo Ogier.
Io invece punto forte, a partire del Montecarlo, su Kris Meeke, e credo di avere almeno 4 buone ragioni per farlo.
Il meteo e le condizioni stradali
Le previsioni dicono che le temperature si rialzeranno e che lo zero termico sarà intorno ai 1650 metri. Se questo è vero, sarà un Montecarlo con pochissima neve, anche se dando un’occhiata adesso non si direbbe. Un Monte asciutto chi potrebbe vedere favorito se non il Nord Irlandese? Se poi anche le condizioni non dovessero essere sempre perfette (e non lo saranno di sicuro), se non altro il team francese ha avuto modo di testare tutti gli scenari, come ha dichiarato lo stesso Kris: “Abbiamo fatto due giorni di test prima dell’evento e abbiamo incontrato tutte le condizioni meteo: asciutto, bagnato, pioggia battente e neve. E’ stato veramente perfetto per provare tutte le combinazioni di gomme e meteo”
Le rivalitĂ negli altri team
Le prime gare dell’anno sanciscono il ruolo di prima guida, e molti piloti di punta non gradiscono avere concorrenti. Ecco perché prevedo scintille in casa Toyota, dove Latvala e Tanak si giocano il ruolo dell’alpha dog. Molta pressione anche per Neuville, “costretto” a vincere dopo la sciocchezza dell’anno scorso che gli è costata un pezzo del campionato. Più rilassato Ogier, che potrebbe però non essere più motivato. Mentre invece chi è prima guida sicura e con un team che gioca in casa è ancora una volta Meeke. Un altro punto a suo favore sul mio cartellino!
L’evoluzione della C3
Dalle immagini relative ai test sembrerebbe che in casa Citroen abbiano corretto il problema di eccessiva reattività del retrotreno e la macchina appare ora tanto fulminea nei cambi di direzione quanto incollata all’asfalto. Le mie impressioni sono confermate dalle parole del pilota che ha parlato molto dei miglioramenti della sua macchina e non ha fatto mistero del fatto che “buona parte dei test sono stati fatti su strade che rappresentano molto da vicino quello che troveremo durante il rally. Le ultime sessioni ci hanno aiutato ha migliorare la risposta della C3 nei cambi di superfice. In particolare in situazioni come quella del Col de Faye, dove lo scorso anno eravamo più in difficoltà ”
Il fattore “K”
Solitamente in chimica (e non solo), la lettera “K” si riferisce ad una costante. Se però siamo nei rally e la K sta per Kris, allora il significato è l’esatto opposto: l’assoluta imprevedibilità ! Capace di strappare una ruota nella speciale di apertura così come di provare a buttare una gara già vinta nella power stage. Eppure è capace anche di andare vincere contro tutto e tutti anche con una macchina “vecchia” di 5 anni e non più sviluppata. E’ una scheggia impazzita, un’acrobata che volteggia sempre senza rete. Nel 2017 in molti lo davano come pretendente al titolo, ma son più le scocche che ha piegato dei trofei che ha vinto. Nel 2018 parte in sordina, defilato ma motivato: “Il Rally di Montecarlo è probabilmente una delle prove più difficili della stagione, per via dei continui cambi di aderenza. Ma mi è sempre piaciuto molto, e sono stato spesso veloce: ho vinto nel 2005 nella categoria JWRC, sono salito sul podio nella stagione del mio rientro full-time nel WRC (2014) e nel 2016 ho lottato per la vittoria”. E aggiunge, dal suo profilo fb “Il 2017 non è andato come previsto. Nel 2018 è corretto dire che siamo partiti con più umiltà , determinati a rimanere concentrati e fare le cose nel modo giusto. E sto parlando sia per me stesso che dal punto di vista tecnico”.
A questo punto non ho alcun dubbio: alla roulette del Rally di Montecarlo, io punto tutto sul 10! E voi? madame et monsieur fait votre jeux!!!