WRC – Pietro Ometto “Pronto per il mio secondo Monte”
Continuano le nostre interviste esclusive ai protagonisti Italiani del WRC. Oggi abbiamo incontrato Pietro Ometto, giovane co-driver veneto che in carriera vanta giĂ tre gettoni iridati (Monte-Carlo, Sardegna e Germania) e due vittorie assolute nel Campionato Italiano Rally, ottenute la passata stagione leggendo le note a Simone Campedelli.
Ciao Pietro, anche per te il 2018 si apre alla grande. Infatti il prossimo week-end ti vedrà al via del Monte-Carlo, dove affiancherai Carlo Covi. Come ci si prepara ad una gara così impegnativa?
La preparazione per il Monte-Carlo, ma anche per qualsiasi gara del Mondiale, è molto importante soprattutto, nei limite del possibile, preparandosi nel miglior modo da casa, pianificando ogni giornata a partire dalla partenza, al ritiro del road-book, alle ricognizioni e tutto quello che ne consegue.
Bisogna sapere quello che ogni giorno bisogna fare, dove bisogna andare, a che determinato orario già dalla partenza. La tecnologia oggi aiuta molto con internet e google maps e questo è un piccolo vantaggio. Inoltre bisogna essere pronti ad ogni tipo di imprevisto, quindi prepararsi ed avere i mezzi per poter porre rimedio a tutte le eventuali problematiche.
SarĂ la tua quarta gara iridata, dopo le presenze al Monte-Carlo, Sardegna e Germania nella stagione 2017. Che ricordi hai di queste gare e sopratutto a livello formativo, quanto sono importanti in un percorso di crescita?
Le gare del Mondiale in me lasciano sempre un ricordo molto bello, sono il sogno di ogni bimbo che ami questo sport. Sia che corri con una WRC oppure con una piccola R2. Certo la WRC Plus è un bel sogno…ma anche solo correrlo in R2 oppure con la Adam Cup come nel caso del Germania, ti da una grande soddisfazione. Passare nelle stesse prove dei Big, fare le ricognizioni con loro, è qualcosa di fantastico.
Il ruolo del navigatore sopratutto al Monte-Carlo è decisivo. La tipologie di prove è veramente insidiosa, si va da stage molto lunghi con neve, ghiaccio e la grande incognita delle prove da disputarsi in notturna, in tutto questo la stesura delle note sarà decisiva, come è fattibile con i soli due passaggi regolamentari?
Con i soli 2 passaggi di ricognizione non è facile, bisogna essere abituati e fidarsi di quello che si scrive e non c’è modo di provare molto. Sebbene lo scorso anno lo abbiamo disputato, quest’anno gran parte del percorso sarĂ nuovo quindi ci sarĂ da fare un gran lavoro di stesura note. Sono curioso di vedere anche la situazione delle prove, secondo me quest’anno troveremo piĂą neve, ma questo potrò dirtelo solo dopo le ricognizioni.
Fondamentali saranno le prove da disputarsi in notturna che si annunciano difficili con il rischio del verglas e di fondo umido e scivoloso. Dovremo essere molto bravi a cercare di capire tutto questo sia “con il colpo d’occhio”, che con l’esperienza della passata stagione, unita a quella di Carlo che ha corso 6 volte il Monte e quindi sa destreggiarsi su tutte le condizioni del “Monte”. Dovremo essere veloci, ma allo stesso tempo non commettere errori di valutazione.
Progetti per il proseguimento della stagione?
Ad oggi non so cosa mi porterĂ il 2018….
Nella passata stagione hai corso sia gare con vetture moderne che storiche, quali sono le principali differenze?
Da un pò di anni corro sia con le moderne che con le storiche. Prediligo le vetture moderne, ma ognuna ha le sue caratteristiche. Le storiche hanno un fascino incredibile, preparare il piano assistenze “libere” è molto bello e una bella caratteristica. Apprezzo molte cose di entrambe, ma prediligo le moderne.
Nonostante la giovane etĂ , hai giĂ un’importante esperienza in campo nazionale e internazionale, ad un giovane che sta affacciandosi ha questo mondo, che consiglio daresti?
In questi anni ho avuto la fortuna di correre molte gare all’estero. Onestamente preferisco correrci e se potessi correrei sempre oltre confine…perchĂ© mi da molta piĂą soddisfazione personale, permette di confrontami e stringere amicizia con piloti e naviga di altre nazioni…
Ad un giovane navigatore che vuole intraprendere questo ruolo consiglio di essere sempre essere umile, non si smette mai di imparare e non si è mai mai arrivati, di non aver mai paura di chiedere un consiglio a chi ha un minimo di esperienza in piú. Bisogna essere delle spugne e assorbire piu’ insegnamenti possibili da chi puo’ trasmetterceli.
Grazie Pietro e in bocca al lupo!