Jader Vagnini:”Sogno il Rally di Finlandia. Per il 2018 Raceday. I ricordi più belli con la Fiat 600!”
Ed ecco un’altra illustre intervista esclusiva ad un grande protagonista del panorama rallystico tricolore. Abbiamo sentito il sammarinese Jader Vagnini con il quale si è fatta una bella chiacchierata. Abbiamo parlato degli inizi della sua carriera, da come si è appassionato a questo meraviglioso sport, fino ai progetti per questo nuovo anno. Pronti-via….prendetevi 5 minuti e leggete i tanti aneddoti raccontatici da Jarder:
Partiamo dalla domanda più classica: com’è nata la tua passione per questo sport?
I mei genitori gestivano una pizzeria e fin da piccolo vedevo tutti i piloti che venivano a mangiare nel loro locale e di fronte facevano assistenza. Mi sono appassionato così vedendo loro interessati a questo sport. Quando sono cresciuto insieme ai miei amici andavo a vedere il rally mondiale del San Remo e così mi sono appassionato a questo sport, fino a quando nel 1996 ho debuttato la mia prima gara Rally del Ciocco, campionato italiano.
2. Alla tua primissima gara, quando eri davanti al semaforo dello start, cos’hai pensato?
Alla mia primissima gara disputavo il trofeo fiat cinquecento e alla partenza, quando mancavano pochi secondi al via, mi sentivo emozionato. Un misto tra gioia e adrenalina, difficile da spiegare.
3. Quando sono arrivati i primi risultati risultati, hai pensato ad iscriverti a qualche campionato, la scelta in base a cosa? Raccontaci.
Ho iniziato subito con il trofeo Fiat Cinquecento perché era molto conosciuto e seguito in Italia. Fin dalla prima gara ho ottenuto un ottimo risultato: secondo nei debuttanti e quarto negli under 23.
4. Com’è nata la collaborazione con il tuo attuale team Pro-Line Sport?
Negli anni 1999-2000 ho incontrato Beppe Beretti che mi aiutava a trovare degli sponsor e delle vetture ed è stato lui a farmi conoscere Andrea Urbinati del team ProLine Sport. Nel 2000 dopo aver vinto il campionato italiano assoluto 2 ruote motrici, ho pensato di acquistare una Fiat Punto kit-Car e, dopo essere stato seguito da diversi team, a settembre del 2000 io e Beppe Beretti abbiamo deciso di far gestire la macchina alla ProLine.
5. Ma andiamo indietro nel tempo, quando eri al volante di questa macchina, che ricordi hai di quel Sanremo?
Nel 1998 ho disputato l’ultima gara del Trofeo Fiat Seicento, tappa rally del mondiale San Remo. Ho dei ricordi bellissimi con questa macchina perché ho vinto il campionato trofeo seicento sia come piloti che come regione d’Italia e come premio ho disputato il Rally Mondiale di Montecarlo come pilota ufficiale Fiat.
6. La scelta nel navigatore (navigatrice) in base a quali caratteristiche la effettui?
La scelta dei navigatori si basa sulla loro professionalità in macchina, mi piace instaurare con loro un rapporto di fiducia che in auto è fondamentale, poi è per me indifferente correre con navigatrici o navigatori.
7. Questo 2017 è stato particolarmente ricco di eventi per te, vuoi riassumerli? Quale il più importante e quello più inaspettato?
Nel 2017 ho partecipato al Campionato Raceday e ho vinto il campionato 2 ruote motrici arrivando primo in tutte le gare. Sono rimasto particolarmente contento di aver centrato questo ottimo risultato grazie alla squadra ProLine Sport che mi offre sempre una macchina molto competitiva. Ho partecipato al San Marino Rally Show su una Ford Fiesta WRC, e non avendo fatto alcun test non pensavo di riuscire a vincere davanti ad un campione come Piero Longhi… una vittoria davvero inaspettata!
8. Se ti dico Rally del Salento 1998, cosa ti viene in mente?
Se penso al Rally del Salento 1998 mi viene in mente la mia prima vittoria ad una gara di Rally… una grande emozione, vincere a tanti km da casa.
9. Quali consigli daresti ai giovani di oggi che vogliono avvicinarsi a questo sport?
Ai giovani che oggi vogliono avvicinarsi a questo sport consiglio di non partire con grandi macchine ma di iniziare con auto meno competitive e magari di iscriversi ad un trofeo.
10. Hai guidato in alcune gare sia la Citroën DS3 WRC che la Ford Fiesta RS WRC vincendo anche l’assoluto con quest’ultima, quali sensazioni e/o differenze hai provato rispetto la “solita” Clio R3?
La Renault Clio R3 è una vettura 2 ruote motrici molto competitiva nella sua categoria e mi trovo molto bene su questa auto, ho feeling con essa. È molto diversa dalla Citroen DS3 WRC e dalla Ford Fiesta WRC. Quest’ultime sono auto che usano nel mondiale, a primo impatto molto difficili da guidare, ma mi bastano pochi km per prendere feeling con queste vetture e sicuramente molto emozionanti e attraenti. Sono vetture che ti trasmettono una adrenalina fortissima.
11. Dopo varie stagioni di Raceday, ti piacerebbe misurarti nel CIRT?
Mi piacerebbe molto misurarmi nel CIRT ma con vetture R5 o S2000 in quanto ci sarebbe molta competitività.
12. Pregi e difetti della “tua” fidata Clio R3 su terra?
Pregio, vettura molto competitiva nelle 2 ruote motrici. Difetti? Non è facile da portare al limite.
Svelaci la tua preferenza tra asfalto e sterrato.
Preferisco correre su sterrato perché sentire la poca aderenza della macchina mi coinvolge maggiormente… mi appassiona ulteriormente. Con ciò non dico che non mi piace l’asfalto, ma lo preferisco con una vettura WRC.
14. Sogni nel cassetto?
Correre il Rally mondiale Finlandia.
15. Per ultima ma non meno importante, quali saranno i tuoi programmi per questo 2018?
Nel 2018 finirò il campionato Raceday e farò qualche gara con una WRC o una R5.
Grazie mille a Jader per la sua cortese disponibilità. Alla prossima!