Intervista a Zelindo Melegari: “In Italia troppi titoli e titolini, potremmo tornare nell’ ERC2”
Abbiamo fatto due chiacchere con il pilota dopo la sua fantastica stagione nell'ERC2 con Movisport e la Mitsubishi Lancer Evo IX N4, parlando del suo presente, passato e futuro...
A Reggio Emilia, il 20/04/1966, nasceva Zelindo Melegari, un bambino che fin dalla tenerà età sognava di vestire prima o poi i panni di un pliota da corsa.
Ora non solo vanta un bellissimo “argento” nell’ ERC2 2017 e molti anni di esperienza nei rally, ma anche un ruolo fondamentale, quello di direttore sportivo, in una delle migliori realtà Italiane per quanto riguarda le scuderie di questa disciplina: Il team Movisport.
Abbiamo fatto quattro chiacchere con l’ Emiliano, che ci ha raccontato molti aneddoti e curiosità sulla sua carriera, e non solo… buona lettura!
1. Chi è Zelindo Melegari?
Nessuno….. da interpretare sia nel senso letterario che poetico della parola, ovvero quel personaggio che compie un viaggio avventuroso per arrivare a casa, e una volta arrivato fa strage di invadenti e maleducati;
questo per dire che siamo tutti, dal campione WRC a chi fa un Rallyday all’anno, dei piccoli nessuno che se vogliono possono realizzare grandi imprese o risultati, con la massima umilta’ e rispetto verso tutto e tutti, questo sempre fondamentale, soprattutto nello sport;
2. Come nasce la tua passione per i rally?
Da bambino a 10 anni ad una gara di…. ciclismo, era il 1976 ed era da poco uscita la 131 Abarth, ad una gara di ciclismo sul nostro appennino faceva da apripista, rossa, stradale, ma con il rombo che la contraddistingueva già, penso sia partito tutto da li, ancora oggi la mia auto preferita;
3. Un’ annata fantastica per te il 2017, conclusa con il secondo posto assoluto nell’ ERC2 dietro a Tibor Erdi JR. Ci puoi Raccontare la tua stagione?
Si e’ stato un anno fantastico, rallysticamente parlando ovviamente quindi escludendo la tappa di Roma dove ho avuto un lutto importante, difficile raccontare in poche righe un campionato europeo, sette gare in giro per l’Europa meriterebbero un capitolo a se, non mi ero mai cimentato in una serie internazionale, le gare sono tutte belle ed impegnative, il promoter Eurosport e’ il grande valore aggiunto che da una grande visibilità a tutti gli iscritti al campionato, credo un’ottima anticamera per il mondiale, lo consiglio vivamente ai giovani, dove gli viene riservata un’attenzione giustamente importante dal promoter, e comunque anche ai gentlemen, che vedo a fine anno si entusiasmano per i vari Rally Show, ok massimo rispetto per chi soprattutto organizza e anche partecipa a queste manifestazioni, ma….. provate a fare anche solo la prova speciale di Sete Cidades Vulcano alle azzorre… mi spiace non c’e’ show che tenga il confronto.
4.Da dove è nata l’ idea di cimentarsi in un campionato così importante come l’ ERC2?
È partita nel 2016 dal regalarmi un…. Rally 1000 laghi, posso chiamarlo così?, una gara che ogni rallysta dovrebbe fare una volta nella vita, poi per motivi di salute non ho partecipato ed ho recuperato andando a fare il Ljepaia a fine anno, allora penultimo appuntamento dell’ERC, e li, a parte la gara bellissima, velocissima e con sterrati da super traversi, ho visto il contesto dell’Europeo, la promozione che Eurosport riserva al campionato e tutto l’ambiente mi è piaciuto, ho detto ad un mio pilota che l’ha già vinto in passato, fai l’Europeo se no lo faccio io….. lui ha fatto il TER e io sono partito nell’avventura.
5.Ti riprenderai la rivincita nel 2018?
Ci sto pensando, è un campionato su cui fare un progetto di almeno tre anni, abbiamo fatto solo il primo… vedremo
6. Quali rally preferisci di quelli che hai disputato nella tua carriera?
ERC a parte, ho sempre prediletto Rally su Terra, e credo il rally di San Marino di qualche anno fa sia fra i miei preferiti, intendo quando si facevano almeno 200 km di PS e si andava su prove ex mondiale di Sanremo, il Sanremo dei bei tempi poi è un sogno che non realizzerò mai, intendo il Sanremo a cinque tappe, 2 su asfalto tre su terra….. appunto sto sognando, comunque partecipando a vari trofei rally terra nel passato, sono riuscito a passare su un buon 80% delle ex prove sterrate del sanremo mondiale… questi i più bei ricordi, mi ritengo molto fortunato, poi il Rally Appennino Reggiano, la gara di casa, quella che aspettavi tutto l’anno…
7. Secondo te perché molti giovani talenti Italiani tentennano alla sola parola “estero”? Cosa cambia secondo te nel disputare i rally “di casa” oppure in giro per tutto il Continente?
Il problema budget credo sia la cosa che li frena maggiormente, e molti quando si rendono conto che le spese di trasferta incidono 2/3 del costo totale, preferiscono fare 2 gare in più in Italia, e quest’ultima cosa è sbagliata credo, pur vero che per andare forte bisogna stare in macchina il più possibile ma…… provateci comunque, almeno non avrete rimpianti come me ad esempio ora.
8. Cosa cambia secondo te nel disputare i rally “di casa” oppure in giro per tutto il Continente?
Devi forse uscire dall ”italianità”, ovvero dal lamentarsi sempre e comunque di tutto e delle cose che ti sono avverse, non ricordo di prove annullate ad esempio nell’ERC per nebbia, alle Azzorre non trovavi il C.O di una prova tanto erano la nebbia, il vento e la pioggia, e l’abbiamo fatta due volte in queste condizioni senza nessuno che si lamentasse.
9. Nei rally hai corso svariate gare, su terra ed asfalto, quale delle due superfici prediligi?
Ho corso prevalentemente su terra, questo e’ il fondo che prediligo e prima dell’asfalto preferirei la neve e il ghiaccio, insomma i fondi a scarsa aderenza, molto più divertenti e spettacolari penso, per quanto riguarda l’asfalto non credo comunque che sia meno impegnativo e difficoltoso dal punto di vista del pilota, della guida, rispetto ai fondi più scivolosi
10. La tua carriera parte da lontano, dagli anni ’90, come sono cambiati secondo te i rally negli anni?
Anche qui si dovrebbe aprire una discussione infinita, i cambiamenti sono inevitabili quindi pensiamo come migliorare, io credo che in italia ci siano troppe gare, e ad oggi sicuramente anche troppi titoli e titolini, meno gare forse permetterebbe di avere più iscritti alla singole manifestazioni, questo forse si tramuterebbe in più entrate per gli organizzatori e la possibilità di avere eventi più interessanti.
11. Hai corso nel 2016 il Rally di Sardegna Historic con una Lancia Delta Integrale curata dalla Milano Racing, com’è stata l’ esperienza?
Bella esperienza correre con una vettura in livrea Martini nel contesto del Mondiale Rally, il pubblico ricorda ancora vivamente quell’epoca, saluti, foto e autografi anche se non sei nessuno, molto emozionante, poi il contesto di una gara di mondiale rally, un posto stupendo come la Sardegna e i suoi sterrati, correre insieme a Miki Biasion e Gigi Pirollo nella stessa squadra…. una grande emozione, purtroppo la vettura non era all’altezza della sua….. livrea Martini, comunque abbiamo fatto un buon terzo posto.
12. Quali sensazioni al volante cambiano tra una vettura “recente” ed una gloriosa del passato?
Probabilmente la componente divertimento, oggi con le moderne devi essere super tecnologico, seguire le linee piu’ efficaci, che non sempre sono spettacolari e divertenti, sicuramente anche la componente sound, ovvero il rombo, il suono delle varie 131, Stratos, S4 ed Audi S1 è qualcosa a livello di sensazioni molto molto più emozionante di una super 1600 super 2000 o R3 dove da questo punto di vista si è toccato il fondo, mentre oggi con le R5 e WRC va un po’ meglio.
13. Descrivi i “rally” in cinque parole.
Passione, emozione, paura, follia, libertà.
14. Qual è l’ auto che più ti è rimasta nel cuore?
La Talbot Sunbeam, quella che ho usato per prima, e molti non sapranno nemmeno come è fatta, oppure la 131 Abarth, quella che sempre suscita emozione a vederla e che purtroppo non ho mai usato…. per ora!
15. Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
Contiunuare a vincere con i piloti che corrono per la mia scuderia e… togliermi qualche soddisfazione personale, anche solo partecipando a gare importanti.
16. Grazie mille per la disponibilità, a presto!
Grazie a voi ed un saluto a tutti i lettori di Rallyssimo.it!