Wrc: anche il Giappone vuole rientrare nel calendario mondiale
Altra pretendente per entrare nella cerchia dei rally iridati
Dopo il Cile, un’altro paese si candida per fare il suo ritorno nel calendario del campionato del mondo rally. Si tratta del Giappone che, grazie anche alla spinta di Tommi Makinen ed il Toyota Gazoo Racing Team, avanza la sua nomina per avere un posto nella massima competizione rallystica.
Già ospite del campionato del mondo dal 2004 al 2010 (fatta eccezione per il 2009), la gara nipponica potrebbe tornare in seguito alla riforma del calendario in grembo dagli organizzatori, capitanati da Oliver Ciesla. Il promoter del mondiale rally vorrebbe infatti aggiungere più gare al campionato del mondo riducendo però la lunghezza dei singoli rally, come già suggerito dallo stesso Makinen.
Tra le idee cardine compare quella di pianificare tutte le corse del mondiale su due giorni di gare, in modo tale da avere tempo e costi per 15 o 16 gare all’anno. D’altronde un tentativo di allungare il calendario è giĂ stato avanzato nel 2016, ma l’annullamento della new entry cinese ha riportato a 13 gli appuntamenti iridati. E anche per il 2018 l’obiettivo consisteva nell’avere quattordici gare a disposizione, ma anche nella prossima stagione il mondiale rally si svilupperĂ sulle ormai consuete tredici gare a causa dell’uscita della Polonia.
Ecco quindi che Ciesla ha intenzione di apportare una sostanziale riforma per permettere un maggior numero di gare, sull’onda dei suggerimenti di Mahonen e sull’appoggio di Makinen. Da non sottovalutare sarĂ anche la tanto ricercata distribuzione uniforme tra gare europee e quelle oltreoceano, in attesa di capire se, e quale delle due candidate riusciranno ad entrare nel calendario del campionato del mondo. Ovviamente, per quanto riguarda il rally del Sol Levante, un appoggio importante potrebbe arrivare proprio da Toyota come giĂ avvenuto in passato da Subaru e Mitsubishi. Un eventuale gara iridata, inoltre, potrebbe essere per le autoritĂ locali il giusto trampolino di lancio verso le olimpiadi di Tokyo 2020.