Dakar: i piloti Peugeot sono i favoriti ma occhio agli outsider
Tutto pronto per l’edizione 2018 della Dakar, giunta alla sua 40° edizione. Quest’anno il percorso coinvolgerà ben tre Nazioni, ovvero Perù, Bolivia ed Argentina con lo Start da Lima (Perù) il 6 gennaio per giungere a Córdoba (Argentina), per la prima volta nella storia, il 20. La distanza totale è di quasi 9.000 km (8793 km), di cui 4.329 km di prove speciali.
Naturalmente tra le auto si preannuncia grande bagarre tra i piloti Peugeot (come del resto è stato anche nella passata stagione). La casa francese può contare su un grandissimo mezzo (la 3008 DKR Maxi) e una line-up di piloti da far impallidire gli avversari. Anche nel 2018, infatti, Peugeot può contare su Loeb, Peterhansel e Sainz (per il quale si vocifera possa trattarsi dell’ultima apparizione alla gara). Peterhansel non ha bisogno di presentazioni, dall’alto dei suoi 13 successi nella Dakar ed è sicuramente l’uomo da battere ma, secondo gli addetti ai lavori, potrebbe essere l’anno buono per il campione alsaziano che dovrebbe mettere a frutto gli errori di inesperienza che lo hanno fermato la scorsa edizione (non era di certo mancata la velocità ma la capacità di adattamento al tipo di gara sì). Peugeot parteciperà per l’ultima volta prima di chiudere definitivamente il progetto Dakar quindi c’è da stare sicuri che si farà tutto il possibile per chiudere alla grande e lasciare impresso un ricordo indimenticabile. La guida da seguire è l’esperto Nasser Al-Attiyah che ha brillato in passato (edizioni 2011 e 2015), sostenuto da Giniel De Villiers e della novità Ten Brinke.
Insomma ci sono tutte le premesse per una gara avvincente e tutta da seguire, fermo restando che a decidere le sorti della gara è la gara stessa con le sue difficoltà e le sue caratteristiche che l’anno resa unica nella storia del motorsport.