Prima di decidere il CIR 2018 parlate con Billy Casazza
Ok, lo ammetto. La mia visione dei rally, per me cresciuto a pane e Pucci Grossi e con Andrea Navarra come unico Messia, è decisamente romagnolocentrica e quindi tendo ad osservare con molta attenzione tutto ciò che ruota attorno alla Romagna dei rally. Negli ultimi due anni mi sono quindi trovato spesso a seguire con attenzione Orange1 e penso che, all’interno di quel mondo tutto arancione, ci sia la ricetta per il CIR che sogno (e che forse sogna tutta la gente).
C’è un’immagine esatta da cui questo pensiero parte, un frame preciso. Siamo al Ciocco e Simone Campedelli ha appena vinto la sua prima gara nel CIR. Arriva allo stop e lo sportello glielo apre Billy Casazza che, insieme al mitico Andrea, fa parte del team Orange1 come tutor dell’equipaggio. Lo guardo Billy, lo osservo. Felice come se fosse lui ad aver tagliato il traguardo davanti a tutti. Sorrido e penso a quanto mi piacerebbe incontrarlo per farmi raccontare la sua visione dei rally moderni.
E al Rally di San Marino succede. Siamo in trattoria con gli amici di Epic Rally Tribe e, nel vero clima di un rally (sì, quello fatto da maglie impolverate, bicchieri pieni e sorrisi gratis), ci sono anche Andrea e Billy. In mezzo ai tifosi a raccontare il passato e a vivere il presente in mezzo agli appassionati. Non parlano con la melensa amarezza dei tempi andati, parlano col il gusto di chi sente i rally come una grande parte di se stesso. Li osservo, completamente a loro agio in mezzo a tanti sconosciuti.
Billy pare cibarsi piĂą della nostra voglia di sapere le sue storie di rally che dei piatti e ce le regala come il piĂą bello dei doni. Chiunque si avvicini ha la sua piccola storia, il suo aneddoto. Mi avvicino e parliamo del sito. Mi racconta che lo segue e mi ringrazia per quello che facciamo ogni giorno mentre dovrei essere io a ringraziarlo per quel piccolo momento di gloria. Prende un bicchiere e brinda a questa piccola festa per il nostro sport, “una festa come non ho mai avuto” dice. Provo una stima come per poche altre persone nella vita perchĂ© parla col bicchiere in mano non per compiacerci ma perchĂ© gli leggi negli occhi che di quel momento sta godendo davvero. E sei estremamente felice di avere l’occasione di farne parte.
E allora penso che chiunque stia per prendere qualunque decisione per il prossimo CIR dovrebbe vivere un momento come quello, dovrebbe parlare con Billy Casazza. Non per stabilire se gara 1 o gara 2, non per privilegiare l’asfalto o la terra, non per decidere se Elba, Salento, Adriatico o Costa Smeralda, non per incentivare le case costruttrici o strizzare l’occhiolino ai privati ma solo per capire cosa sono davvero i rally per la gente che li segue. Gente che vorrebbe fare di piĂą per tenere in piedi una baracca che fa sempre piĂą fatica a reggersi e che in cambio chiede solo di essere ascoltata almeno una volta. E allora parlateci anche voi con Billy.
Non lo troverete in un ufficio o all’interno di una sala stampa, lo troverete sulla strada. L’unico posto dove bisognerebbe stare, prima per capire e poi per decidere.
[the_ad id=”8964″]