A tu per tu con Gigi Ricci “Il terra è un bellissimo campionato”
Il bresciano dopo aver saltato il Nido, sarà al via del Costa Smeralda
Che la terra sia da noi (da me in particolare) amata è ormai risaputo, ma come noi la pensano tanti piloti, uno di questi è il bresciano Luigi Ricci, da tutto conosciuto come “Gigi” che nel Trofeo Terra ha fatto sempre molto bene, aggiudicandosi il titolo assoluto nella stagione 2013.
Una bella intervista a 360° dove con Gigi abbiamo parlato di passato, presente e futuro della nostro amato sterrato.
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Come è nato l’amore per i rally?
L’amore per i rally e per i motori c’è sempre stato fin da quando ero bambino, infatti da prima ho iniziato con l’enduro che ho praticato fino alla stagione 1998 vincendo tra l’altro un titolo di Campionato Italiano oltre numerosi titoli Regionali.
Da sempre sei uno dei fedelissimi del Trofeo Terra, come mai questo grande amore per lo sterrato?
La risposta può essere collegata alla prima domanda, non ho mai amato la pista e quindi la naturale evoluzione dell’enduro sono i rally e in particolare la terra che credo sia la massima espressione di questo sport.
Nella tua carriera molto spesso dividi l’abitacolo con Christine (tua compagna nella vita) quanto è importante e allo stesso tempo “difficile” condividere la vettura con la persona con cui si condivide la vita quotidiana?
Christine si è appassionata da subito a questo sport e non appena ha avuto la possibilità è salita su una vettura da rally e sopratutto su terra. Direi che quando siamo in macchina ci dimentichiamo di essere marito e moglie…quindi direi non è difficile dividere e condividere l’abitacolo.
Dopo il Liburna corso col tuo grande amore, ovvero la Subaru Impreza, la scelta di tornare alla Ford Fiesta R5, come mai questa scelta?
La Subaru sono riuscito a portarla molto in alto anche in mezzo alle vetture R5 a conferma che si tratta di un gran mezzo. Ma oggi se vuoi competere per l’assoluta devi per forza salire su una vettura di classe R5
Purtroppo per motivi extra-sportivi hai saltato il Nido dell’Aquila, ti rivedremo in Sardegna e successivamente in Toscana al Val D’Orcia?
Purtroppo ho dovuto saltare il Nido per seguire mia figlia Alba che ha subito un’intervento al gomito (andato bene), ma al Costa Smeralda in Sardegna non mancherò di certo!
Nelle ultime due stagioni il “Terra” ha ripreso un po’ vita, da pilota che si dovrebbe fare per favorire la crescita della terra, sia in ambito di Campionato Italiano che in crescita dei giovani sul fondo sterrato?
Il Terra è sicuramente un bellissimo campionato e le nostre strade sterrate sono tra le più belle del mondo. La presenza negli anni scorsi di Hirvonen e Latvala non sono state un caso, così come quella di Mikkelsen. Non mi sembra siano venuti a fare il CIR su asfalto…o no?
Purtroppo molti giovani hanno ancora timore a provare a correre su terra anche perchè non si possono fare 200 passaggi a prova come regolarmente fanno nelle gare minori. Posso garantirti che non ho fatto mai un passaggio in più di quelli consentiti da quando ho iniziato a correre.
Anno dominis 2013….che ricordi hai?
La stagione 2013….una grande soddisfazione per me, per Yokohama e la War Racing
Sogno nel cassetto?
Prima di smettere vorrei ripetere il risultato della stagione 2013 con una vettura di classe R5
Ringraziamo Gigi per la disponibilità e la cortesia per il tempo concessoci.
Intervista in collaborazione con Samanta Grossi
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