WRC, Rally Finlandia: piloti contro le chichane

Il Rally di Finlandia è appena cominciato, con la prima prova speciali conclusasi qualche istante fa. Oltre alla stage inaugurale, in questa prima giornata si è disputato anche lo shakedown, il quale è stato al centro di parecchie polemiche da parte di molti equipaggi.

La causa del problema sono state le chichane artificiali, posizionate nei tratti cronometrati del rally più rapido del calendario mondiale per ridurre le elevate velocità delle World Rally Car in configurazione 2017. Tutto questo è stato il motivo delle dichiarazioni piuttosto unanimi dei “big” del mondiale rally.

Primo fra tutti Kris Meeke, vincitore in Finlandia dodici mesi fa e con una idea ben improntata su questi sistemi di rallentamento:

Personalmente non sono d’accordo. Questa mattina ci sono stati molti incidenti nello shakwdown, che sono stati causati tutti da queste chichane. Più che una sicurezza rischiano di causare pericolo, dato che è molto probabile che possano finire in strada una volta colpite. Cosa si farà in quel caso? Ci saranno troppe variabili, dobbiamo solo accettare che queste macchine sono più veloci. Credo che queste chichanes siano un’idea stupida e non penso che con esse il Rally Finlandia possa essere più sicuro.

Inizialmente favorevole a questi rallentamenti artificiali, Jari-Matti Latvala si è ricreduto dopo averle assaggiate al volante della sua Yaris WRC:

Sono piuttosto strette in alcuni punti, ma la cosa che mi preoccupa di più è la presenza di blocchi di calcestruzzo in ingresso e in uscita. Se arrivi un po lungo e li colpisci, il rischio di foratura è molto alto.

Più pacate le dichiarazioni del campione del mondo in carica, Sebastien Ogier:

Alcune chichanes possono essere utili, ma le vetture sono comunque sicure. Secondo me contribuiranno a ridurre le velocità medie, ma non cambierà il livello di rischio in generale.

In seguito a tutto questo malcontento, la Fia stra cercando di rimuovere i blocchi di calcestruzzo nelle prove speciali di domani, ma niente è ancora sicuro. Staremo a vedere come si evolverà la faccenda, ma certamente l’inevitabile dibattito sulle velocità medie più alte sta portando alle prime reali conseguenze.

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