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Scandola ESCLUSIVO: “San Marino per rilanciarci. Finlandia grande occasione”

Alla vigilia di due appuntamenti prestigiosi ed importanti abbiamo raggiunto Umberto Scandola per farci raccontare le sue sensazioni e la preparazione per il Rally di San Marino e il Neste Oil Rally Finland. Gare dal grande fascino a cui l’alfiere di Skoda Italia e il suo fido navigatore Guido “Gillo”D’Amore vogliono farsi trovare preparati.

Partiamo da quella che è stata la stagione nel campionato italiano rally fino adesso, con qualche difficoltà in più rispetto agli anni passati. Qual è l’umore nel team? Vi siete interrogati su quello che è successo finora?

L’umore è sempre alto perché siamo consapevole del potenziale che abbiamo in mano. Diversamente dagli altri anni c’è stata la sfortuna della rottura al Ciocco che, col senno di poi, al momento ci sta attardando parecchio in classifica. In quella gara 2 si potevano portare a casa tantissimi punti che oggi farebbero molto comodo ma è andata così. Siamo sempre ottimisti e cerchiamo di fare il massimo.

Partiamo a vedere le prossime gare dall’edizione 2017 del San Marino che è gara in cui hai fatto sempre bene. Si preannuncia un tracciato modificato, che gara vi aspettate?

Al San Marino sarà effettivamente curioso vedere cosa succederà con prove nuove e un percorso nuovo. La gara è bellissima, ci piace anche perché noi la terra la preferiamo sicuramente all’asfalto e ci aspettiamo di fare molto bene. L’incognita sono le gomme, memori dell’anno scorso dove noi primi tre equipaggi siamo arrivati praticamente sulle tele. La scelta giusta di pneumatici sarà la cosa più importante. E non tanto per il trasferimento lungo che quest’anno non ci sarà ma proprio per una questione di fondo stradale e caratteristica del pneumatico.

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Ad oggi, secondo te, quali sono le vostre possibilità di giocarvi la vittoria del CIR?

A questa domanda preferirei rispondere dopo il San Marino perché, secondo me, dopo questa gara si avrà una visione reale della situazione. Ad oggi è chiaro che sono molto poche ma in fondo alla stagione ci sono gare che in passato abbiamo vinto come Roma Capitale o Due Valli. Adesso sarei più pessimista ma dopo la prossima gara riuscirò sicuramente ad essere più razionale.

Anche perché l’anno scorso il successo di Basso è partito proprio dalla gara sul Titano, no?

Esattamente. Non diamo assolutamente nulla per scontato.

Passiamo poi a quello che succederà dopo, la notizia che abbiamo accolto con grande piacere ovvero la vostra partecipazione alla tappa del WRC al Rally di Finlandia. Raccontaci un po’ come nasce questa idea e come siete organizzati.

L’idea nasce da una azienda di Verona che si chiama Tecnovap che ha un importatore importante la. In Finlandia sappiamo tutti che il rally è sport nazionale e quindi ci tenevano a fare questo investimento per coinvolgere il partner, creando maggior interesse attraverso il motorsport. Così nasce questa partnership che non è detto non possa continuare anche per altre gare. Al momento però siamo focalizzati solo sulla Finlandia.

Quindi la partecipazione è da privati?

Sì sì. Il team è quello di sempre e la macchina anche ma il tutto sponsorizzato da Tecnovap.

E che gara ti aspetti?

Sinceramente non mi aspetto nulla. Fosse stata un’altra gara sarei andato con un obiettivo più chiaro. Qui mi aspetto solo di fare esperienza, di fare una gara nuova consapevole del fatto che è la gara più difficile del mondiale e dove ogni minimo errore si paga moltissimo. Sicuramente non ci aspettiamo quello che abbiamo ottenuto in quelle poche prove in Sardegna la scorsa stagione.

Ed era proprio una delle nostre curiosità: perché la Finlandia e non la Sardegna?

Semplicemente perché la collaborazione è nata dopo. E comunque in ogni caso l’interesse forte era per la Finlandia per le ragione che dicevo prima.

Hai visto l’ultima gara in Polonia? Lo sai che anche in Finlandia si salta e pure parecchio?

(ndr. ride) Pronto non so, voglia di saltare sicuramente sì, come si fa ancora non lo so. C’è tantissima curiosità. Per fortuna al mio fianco ci sarà sempre Guido che ha già fatto la gara e saprà darmi i giusti consigli dato che io non ho idea di cosa troverò.

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Torniamo un attimo al CIR e al suo stato attuale. Aldilà dei nomi giovani e di grido che si è cercato di coinvolgere per aumentare l’interesse, il cercare di promuovere anche in altri modi i rally cercando di diventare sempre più televisivi, può essere un buon modo per rilanciarlo?

Mah, sì. Tutto ciò che fa parlare della disciplina è positivo. Poi chiaramente questi ragazzini, Rovanpera e Bulacia, fanno già parlare di sé da soli perché sono bravi e giovani e quindi portano a parlare di rally anche fuori da dove se ne parla di solito. Due ragazzini così giovani che vanno così forte fa notizia già da sé. Però non è abbastanza, serve fare ancora molto. Sono convinto che il rally sia affascinante e possa attirare molto più persone, trovando il modo giusto di catturarle.

E perché il “purista” appassionato certi adattamenti non li vuole o li critica? Penso sempre all’arrivo di Kalle o alla ricerca di certe prove “spettacolo” più comode da raggiungere per avvicinarsi al pubblico.

Come in tutte le cose e in tutti i lavori, cambiano i tempi e cambiano le caratteristiche. Rally compresi. Se queste prove spettacolo servono a creare l’interesse sono benvenuto, l’importante è che siano fatte bene. Bisogna stare al passo coi tempi, creando l’interesse mediatico. Non basta fare la prova carina. Attorno ci devono essere televisioni, giornali non solo di settore e tutte quelle cose che servono per raggiungere le persone.

Grazie Umberto e in bocca al lupo.

Crepi e ci vediamo al San Marino.

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