Analisi sugli equipaggi Citroen dopo il “taglio” di Meeke
Dicembre 2008, Bologna. Sugli spalti dell’area 48 come sempre c’era un freddo cane, e nell’elenco partenti del Memorial Bettega c’era un nome che aveva attirato la mia attenzione: Kris Meeke.
Ai tempi non avevo idea di chi fosse ne, tantomeno, che il suo cognome si pronunciasse “Mik”. Infatti per me era “meeki”… insomma qualcosa che suonava simile a Macrae. Lo stile non era pulitissimo, ma l’aggressività nell’affrontare il tracciato mi ricordava, ancora una volta Colin. Per me, che sono cresciuto a “pane e Macrae”, questo bastava e avanzava e infatti l’ho subito adottato tra i miei beniamini e, dopo 9 anni, continuo a fare il tifo per lui.
Questa premessa per dire che il britannico lo seguo da tempo, nei suoi continui alti a bassi nelle prestazioni e nella carriera.
L’anno scorso, con 2 vittorie in WRC su 7 gare in cui ha corso, è stato è stato l’anno della consacrazione e, quest’anno, per la prima volta è stato inserito tra i favoriti per il titolo finale. Ma ecco che, raggiunto un nuovo apice nella sua carriera, il buon Kris ha fatto di tutto per risprofondare giù negli abissi con 5 gare su 7 finite con incidenti che lo hanno messo fuori gara o, almeno fuori dai punti.
Chi vuole trovare del buono nella stagione deve aggrapparsi all’unica vittoria, in Messico, ottenuta non senza un’escursione fuori strada nella powerstage (dove, per altro, tirare non aveva alcun senso visto che aveva un ottimo vantaggio!).
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Secondo alcuni è il suo stile di guida che non è più adatto alla sua età (a 38 anni comunque i tempi di reazioni iniziano ad allungarsi…), secondo altri è la C3 che ha reazioni talvolta imprevedibili nel passaggio dal sotto al sovrasterzo. Comunque sia alla fine, dopo un abbondante numero di scocche piegate, il gran capo di Citroen Sport Yves Matton ha deciso di metterlo in panchina per la Polonia e, si vocifera, per buona parte della stagione.
Al suo posto Andreas Mikkelsen, ex enfant prodige, che però non sembra, per ora, gradire molto l’assetto della C3 WRC.
Riguardo Mikkelsen vorrei spendere due parole. La prima per dire che era vergognoso che un piede pesante come il suo non trovasse posto su una WRC.
La seconda la vorrei spendere per una riflessione un pochino più complessa: Mikkelsen aveva già provato la i20 WRC, che sicuramente in questo momento è la macchina da battere sul profilo prestazioni, e i rumors dicono che Hyundai Motorsport gli abbia offerto un “mini” pacchetto di gare su terra, probabilmente al posto di Sordo, con lo scopo di recuperare punti nel campionato costruttori (Paddon è l’uomo immagine Hyundai per l’Oceania… non lo appiederebbero volentieri). Tuttavia il bell’Andreas ha deciso di andare in Citroen. Ovvio pensare che il pacchetto di gare offerto da Citroen fosse più cospicuo (magari anche in ottica 2018).
Quindi la sostituzione era già decisa prima della Sardegna? Chi lo sa… forse si, forse no, o forse doveva farne le spese Lefevbre?
In effetti in Polonia, con Mikkelsen e Breen ci sarà anche Stéphane Lefebvre. Il giovane transalpino non è che si presenti proprio con un grandissimo palmares e, dopo 7 anni di gare, non ha ancora un primo assoluto da sfoggiare.
Insomma, questa giovane promessa uscita dai trofei del gruppo PSA non sembra che sia all’altezza dei suoi due predecessori, Loeb e Ogier, e, oltretutto, non è certo esente da incidenti, anzi!! Però è francese, è frutto del vivaio PSA e questo ha un peso specifico notevole e Matton, che pure non è francese ma belga, non può non tenerne conto.
Ed eccoci arrivati al argomento del giorno: sarà veramente uno stop di una gara oppure Meeke sarà appiedato fino a fine stagione? E’ possibile che in questo momento anche in Citroen non sappiano che pesci prendere.
Parliamoci chiaro, con tutti gli errori che fa, Meeke è attualmente uno dei 3 piloti più veloci del WRC, insieme a Ogier e Neuville. A dimostrarlo c’è il fatto che, prima di sbattere spesso era tra i primi 3 e, in Corsica, il motore ha ceduto mentre era primo. Appiedarlo del tutto potrebbe comportare, per Citroen, il rischio di non essere più in corsa per la vittoria di una gara per tutta la stagione, perché Mikkelsen avrà bisogno di tempo per conoscere l’auto, Breen non mi pare ancora all’altezza di una vittoria e Lefevbre… lasciamo perdere va!
Tra l’altro, se dovessero recedere dal contratto con Kriss Meeke, ci sarebbe anche possibile altro effetto collaterale: la possibilità che il pilota nord-irlandese trovi un volante per qualche gara con un’altra squadra. In fondo Hyundai sta vagliando delle possibilità ma anche Malcom Wilson non è certo un fesso e a fine stagione, magari con il campionato ancora aperto, sarebbe un bell’asso da giocare.
Alla luce di tutto questo, penso che in Citroen comunque ci sia l’intenzione di scaricare Meeke, solo che devono trovare il modo giusto per farlo, magari utilizzandolo fino a fine stagione ma solo su alcune gare, alternandolo con Lefevbre nelle gare dove quest’ultimo non è molto utile (tipo Finlandia, Spagna e Gran Bretagna).
Per quanto mi riguarda, mi dispiacerà molto non vederlo sulle prove in Polonia.