CIR, Salento amaro per Scandola e Skoda. Sentiamo il pilota veronese
Ci si aspettava tutto un altro finale e invece al via della seconda tappa del Rally del Salento Umberto Scandola e Guido D’Amore nel secondo tratto cronometrato, Giuggianello, un contatto contro un muretto a secco ha portato alla rottura di un cerchio e della sospensione posteriore. Inevitabile il ritiro a 4 prove dal termine della gara. Il quinto appuntamento del Campionato Italiano Rally si conclude dunque anzitempo con un solo podio conquistato nella tappa di sabato. Tanta amarezza sopratutto in ottica campionato dove vedono scappare via il solito pilota Peugeot, Paolo Andreucci.Andiamo a sentire ora le dichiarazioni rilasciate nel momento del ritiro del pilota veronese Scandola:
Tanta generosità e voglia di vincere pagata in maniera pesante. Sono arrivato troppo veloce in una staccata impegnativa a due terzi della PS2 e ho toccato un muretto con la ruota posteriore destra. Siamo riusciti ad uscire dalla prova con il cerchio rotto perdendo circa 45”. Nel sostituire la ruota ci siamo accorti del problema anche al montante delle sospensione. Abbiamo cercato di porre rimedio con gli attrezzi di bordo e raggiungere il parco assistenza ma non è stato possibile. Sono molto dispiaciuto per noi e per tutta la squadra, che ancora una volta si stava impegnando al massimo. La Fabia andava bene, tanto da permettermi di vincere la prima prova di stamattina. Adesso l’unico modo per cancellare questa amara delusione sarà disputare al meglio il prossimo Rally di San Marino, che diventa un nodo cruciale per il Campionato.
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Il prossimo impegno, il sesto su otto in calendario, sarà nel week-end del 13-16 luglio a San Marino, ovvero per la seconda volta quest’anno su terra. Scandola- D’Amore si aggiudicarono questo rally nel 2016, sempre con la ŠKODA Fabia R5.