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WRC Sardegna – Andrea Coti Zelati “Il mio primo Sardegna, il calore della gente è indispensabile”

Continuano i nostri incontri con gli equipaggi al via del Rally Italia Sardegna, oggi abbiamo incontrato il driver lombardo Andrea Coti Zelati, che proprio in terra di Sardegna debutterà nel WRC con la Fiat Abarth 500 R3T.

Per il driver di Lecco la stagione si era aperta con la partecipazione al Rally del Ciocco e successivamente al Rallye di Sanremo, primi due round del Campionato Italiano Rally sempre a bordo della fida Abarth 500 R3T, utilizzata dal Rally del Sebino 2016.

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Ciao Andrea, un 2017 pieno di impegni importanti da prima il Ciocco e poi uno sfortunato Sanremo e ora il debutto nell’olimpo dei rally col WRC Italia-Sardegna, come vivi questo momento ?

Sì esatto un 2017 impegnativo tutto finalizzati a fare chilometri e bagaglio d’esperienza, è l’anno che ho deciso di usare come trampolino per affrontare un campionato impegnativo e poter mettere delle buone basi per il 2018 abituandomi a gare lunghe.
Come tutte le gare il prima è un momento di concentrazione d preparazione e si va sempre a cercare la perfezione in tutto quello che sarà la gara. Penso di non essermi ancora reso conto dell’importanza della gara.

Per te è la prima volta in Sardegna, come ti stai preparando per una delle gare più dure del mondiale?

Si per me è la prima volta in Sardegna, la preparazione è più o meno sempre la stessa che faccio prima di ogni gara equilibrando il cibo, vita sana, a letto presto e una cinquantina di minuti di go kart settimanali per appunto riuscire a mantenere il passo constante.

La Sardegna e tutti i territori interessati dalla gara stanno organizzando grandi feste per accogliere gli equipaggi. Quanto è importante il calore della gente per voi sportivi?

Il calore della gente è indispensabile ed è sempre bello vedere che la gente anche se non ti conosce però tifa per te e quando passi in prova e in trasferito ti carica e da sempre un supporto morale perché comunque gli sforzi per correre sono sempre parecchi e questo gratifica e appaga molto.

Correrai con la Fiat Abarth 500R3T, come mai questa scelta?

Si corro con una Fiat Abarth 500R3T che sto conoscendo usandola da 6/7 mesi; sto cercando di calzarmela su me stesso facendole delle migliorie. Io credo molto in questo marchio e quindi sono onorato di poter guidare una macchina italiana.

A chi ti ispiri come pilota? Chi è il tuo idolo?

Il mio idolo è sempre stato fin da piccolo Miky Biasion e penso proprio che lo sia tutt’ora.
Non ho un’ispirazione verso un singolo pilota perché ognuno è diverso dall altro. A me piace molto in questo momento Neuville al mondiale e un Campedelli in Italia.

Vista la tua età cosa consiglieresti ai giovani che vogliono avvicinarsi a questo sport?

Molto giovane si e no perché comunque ho 32 anni e per arrivare a toccare il mondo dei rally ci sto lavorando da 16 anni poiché non avevo nessun tipo di supporto o aiuto in famiglia che mi desse una mano per realizzare quello che sto facendo ora. Quindi consiglio a tutti i giovani di crederci sempre, di accettare la sconfitta e soprattutto porsi degli obiettivi perché solamente avendo degli obiettivi si può realizzare quello che in cui si crede.

Ringraziamo Andrea e gli facciamo un bel in bocca al lupo per la gara.

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