CIR Rally Di Sanremo: il leone Andreucci ruggisce ancora
Dopo quasi 30 anni dal debutto nei rally, il 51enne di Castelnuovo di Garfagnana, navigato dalla consueta Anna Andreussi, colpisce ancora e fa per la sua quinta volta centro in uno dei rally più famosi e celebri al mondo: Il Rally Di Sanremo.
L’ ex tappa del mondiale italiana infatti conserva una storia ed un fascino senza tempo, con 64 edizioni all’ attivo, anche se negli ultimi anni dopo la perdita della validità IRC è un po’ scesa la sua considerazione internazionale.[the_ad id=”8964″]
In sostanza, la vittoria di gara e di Tappa 2 è andata ancora all’ equipaggio Toscan-Friulano nove volte campione d’italia che insieme alla Peugeot 208 R5 di Racing Lions ha confermato un trinomio vincente che perdura oramai da anni.
Da dietro non sono di sicuro stati a guardare, con il funambolico 29enne Neozelandese pilota ufficiale Hyundai Motorsport Hayden Paddon che con la sua Hyundai I20 R5 usata per la prima volta in questi giorni ha dato filo da torcere a gente che il Rally di Sanremo lo conosce molto molto bene.
38.6 secondi il divario tra i due equipaggi, divario che poteva essere assottigliato ma un piccolo errore commesso ieri dal Neozelandese, per la prima volta navigato dal Britannico Sebastian Marshall, nella lunga prova “ronde mini” notturna di oltre 30km, ha fatto perdere a lui almeno una decina di secondi.
Terzo posto finale, e di tappa, per il Veronese di Skoda Italia Motorsport Umberto Scandola, navigato da Guido D’ Amore, rallentato ancora una volta dalla sfortuna che anche ieri l’ha perseguitato.
Alla fine un comunque soddisfacente terzo posto colto dalla coppia Veronese-Ligure a 1’16″5 dal duo Andreucci-Andreussi.
Nella lotta per il podio purtroppo è mancato Simone Campedelli che ieri nella prova notturna si è confuso tra due note ed è finito fuori strada provocando ingenti danni alla sua Ford Fiesta R5 della BRC.
Quarto posto di tappa per Andrea Nucita e Marco Vozzo che, dopo la sfortunata uscita (senza danni) di ieri, oggi con la Skoda Fabia R5 della DP Autosport ha fatto un buon risultato vincendo inoltre l’ ultima prova speciale.
Al quarto posto ASSOLUTO invece troviamo l’ equipaggio Lombardo formato da Alessandro Perico e Mauro Turati che finalmente hanno trovato un buon feeling con la Skoda Fabia R5 della scuderia di Alessandro, la PA Racing.
Soddisfazione per Alessandro che però si è preso più di qualche rischio oggi nella ultima prova speciale, scivolosissima, che ha provocato più di qualche problema a molti equipaggi, alla fine 2’38”8 il distacco accusato da Perico-Turati dalla vetta della classifica.
Quinto assoluto, sesto di tappa invece Elwis Chentre, che forse si aspettava di prendere meno di 5’33”3 (da Andreucci), a bordo della Hyundai I20 R5 della PromoRacingTeam.
Sesto assoluto, a 8’33’6 dalla vetta, Ivan Ferrarotti, navigato da Gaetano Caputo, sempre alla ricerca di feeling con la Ford Fiesta R5 di Gima Autosport.
Settimo assoluto, e primo di trofeo Abarth 124, Fabrizio jun. Andolfi, che ha disputato un’ ottima gara con la nuova RGT dello scorpione.
Ottavo assoluto, e primo di due ruote motrici, il “polivalente” Kevin Gilardoni, che ha portato a casa anche la seconda gara del trofeo Clio R3T, nonostante la prima tappa sia stata vinta dal sempre spettacolare Riccardo Canzian, che purtroppo per lui ha perso quattro minuti sull’ ultima difficile speciale del rally.
Nono assoluto Philippe Gache, il celebre francese è risultato infine secondo nel trofeo 124, mentre il decimo posto è stato occupato dall’ equipaggio ufficiale Peugeot italia composto da Marco Pollara e Giuseppe Princiotto, primi di R2 con la loro Peugeot 208 VTi.
Nei “trofei” vittoria nel Trofeo Rally Asfalto per Alessandro Perico, in quello Abarth 124 per Andolfi-Menchini, primi nel trofeo Clio R3T Gilardoni-Bonato invece il trofeo Peugeot 208 Competition ha visto trionfare Luca Bottarelli. A Paris vittoria tra il Camp. Italiano R1 e nel trofeo Twingo r1 mentre Coppe vince tra le Swift R1.
Sotto la classifica dell’ultima speciale e la Classifica Finale