Campedelli in cerca di conferme al Rally Sanremo
Il Rally di Sanremo apre i battenti oggi,31 marzo dalla città dei fiori con Simone Campedelli e Pietro Ometto, le Pantere alate di Orange1 Racing, leader del Tricolore Rally 2017 dopo l’esaltante vittoria nel Rally del Ciocco, primo evento stagionale. In Liguria il pilota romagnolo si coi riflettori puntati e alte aspettative.
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Andiamo a sentire Campedelli in vista della gara:
Per la prima volta in carriera ho la certezza di poter disputare l’intero campionato con i mezzi necessari per giocarmela con gli altri ed è anche la prima volta che sono in testa alla classifica! Questo però non vuol dire che le cose adesso sono più facili: anzi! Al Ciocco non correvo da tre anni ed era tutto nuovo per me, dalla vettura al navigatore, e sarei stato felice già con un secondo o un terzo post. Invece, tutto ha girato per il verso giusto, ho trovato immediatamente un ottimo feeling sia con la Ford Fiesta R5 a benzina della Brc che con Pietro Ometto, ed è venuto un grande risultato. Ma non c’è tempo per dormire sugli allori. A Sanremo sarà ancora più dura, perché, al contrario dei miei rivali, non ho fatto test specifici. E si tratta di una gara da conoscere alla perfezione sia per poter mettere a punto al meglio la vettura che per le difficoltà connaturate di un percorso impegnativo.
Sul punto cruciale dove si deciderà la gara Simone non ha dubbi:
Questa gara è fatta di prove speciali con interminabili sequenze di curve dove è fondamentale avere un feeling assoluto con l’auto e le gomme. E’ chiaro che i 33 km della Coldirodi-Apricale Baiardo da disputare in notturna, venerdì, subito seguiti dai 10 km di discesa di Monte Bignone, diranno molte cose. Ma secondo me la gara si deciderà sabato, sui 10 km della prova di San Damiano, completamente nuova, e sui 27 km della Ginestro-Colle d’oggia.
E sulla classifica confessa di tenerla d’occhio:
Adesso sono in ballo e devo ballare ma è certo che correrò pensando al Tricolore. Se sarò senza sforzo a livello dei migliori, in bagarre, cercherò di lottare per il vertice. In caso contrario dovrò sapermi “accontentare” di un piazzamento da podio.