Emozione e gioia dopo il trionfo al Rally dei Laghi per il mitico “Fulvione”
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Fulvione, ce l’hai fatta.
Seguo il Rally da quando sono “bocia”. Papà mi portava al Brinzio a vedere le macchine e sognavo di correrlo: ho iniziato nel 1998 e non mi sono più fermato. E a quel punto sognavo di vincerlo: ho fatto diversi podi, un secondo, due volte terzo, ma primo mai. Ce l’ho fatta. Pazzesco. Un’emozione indimenticabile.
E una festa senza fine…
Sul Cuvignone ci aspettavano già tutti con lo spumante: avevamo un minuto di vantaggio, siamo andati tranquilli per portarla in fondo. Abbiamo abbracciato tutti: da lacrime. Poi ai Giardini Estensi, insieme agli avversari che in realtà sono amici: tra di noi c’è sempre grande sportività. Tutti ci divertiamo, poi che vinca il migliore. Per questo è una grande vittoria: perché grandi sono gli “avversari”. Miele e Mometti, mi hanno fatto i complimenti, dicendo che me lo meritavo, e mi hanno fatto la doccia con lo spumante. La festa, infine, si è spostata al Golden Egg: insieme a me e ad Andrea c’erano almeno un centinaio di persone. Bellissimo.
Come ha guidato il “tuo” pilota, Andrea Crugnola?
Modalità Playstation. Spettacolare, da urlo.
Ti aveva promesso il gradino più alto del podio?
Io e Andrea siamo amici e da anni c’era una promessa aperta: correre un Rally dei Laghi insieme. L’abbiamo fatto quest’anno. E direi che è andata benissimo…
Cosa ti ha detto il tuo storico compagno, Marco Gianesini?
Abbiamo condiviso la scelta di non farlo insieme, così è stato mio tifoso ed è strafelice per la mia vittoria. Comunque torno subito in macchina con lui: ne abbiamo ancora tanti altri di rally da correre insieme…
Torniamo in strada. Dove ha fatto la differenza l’equipaggio Crugnola-Fulvione?
Domenica mattina, nelle prime tre prove sul bagnato: in quelle condizioni Crugnola fa paura, ha un altro passo. Il nostro feeling è cresciuto di prova in prova: io gli ho cantato le note e lui ha pennellato sull’asfalto. Abbiamo corso un “Laghi” super: doppie vittorie in Valganna e al Sette Termini, primi anche nel Cuvignone lungo, la prova per eccellenza.
Quale curva resterà scolpita nella tua memoria?
Il bivio di Sant’Antonio sul Cuvignone: c’è sempre una marea di gente, uno spettacolo. È una “destra”, che Crugnola prende tutta di traverso, una spazzolata che disegna col compasso. Millimetrico. Un maestro.
Fa paura stare su quei bolidi?
Se hai vicino un pilota che sa cosa sta facendo, no. Certo, in alcuni punti si va veramente forte…
Hai una portafortuna?
Ho una tuta che porta meglio delle altre: quest’anno ha fatto il colpo grosso.
Anche quest’anno hai portato La Provincia di Varese insieme a te, sulla livrea della Fiesta WRC. Ma, per scaramanzia, non abbiamo mai parlato del “Laghi” prima di correrlo…
Sì, perché le altre volte ha portato una sfiga micidiale. Direi che faremo così anche l’anno prossimo…
Un campione ha sempre una dedica speciale, vero?
Certo. Ho coronato il mio sogno e devo dire grazie innanzitutto alla mia famiglia, mia moglie Barbara e i miei figli Federico e Lorenzo: ogni anno sopportano la lunga preparazione che sta dietro al Rally dei Laghi. Dedico poi questa vittoria a Stefano, Davide e Lorenzo, i miei sponsor: tutto ciò non sarebbe possibile senza di loro e tutti gli altri che mi danno una mano durante la stagione. E dico grazie a tutti gli amici che mi hanno sommerso di messaggi sul telefono e sui social dedicandomi un pensiero dopo la vittoria.
Sappiamo che c’era una scommessa da onorare...
Ho fatto crescere la barba e ho promesso a Crugnola che, se avessimo vinto, l’avrei colorata di blu il lunedì mattina. Tinta eh, mica con la bomboletta. Detto, fatto: promessa mantenuta. Per qualche giorno me la tengo…
E ora? Ti ritiri in cima?
Non scherziamo: “mai mulà”. Anche perché la coppia Crugnola-Fulvione ha un nuovo obiettivo: battere il record del cinque volte campione del “Laghi” Giacomo Ogliari…
Serve qualcosa di speciale per scolpire nella storia questa strepitosa vittoria: idee?
Sto pensando a un panino celebrativo… A breve potrei inventarlo e aggiungerlo nel menù del Golden Egg.
Dalla tuta da pilota al completo giacca e cravatta da presidente di calcio. Quest’estate si giocherà il 50o Torneo della Rasa: sei pronto a inseguire la doppietta?
Perché no? Il Torneo della Rasa, come il Rally dei Laghi, è un appuntamento irrinunciabile: sono eventi sentiti, storia del nostro territorio. Si festeggia il 50o, e potrebbe anche essere l’ultimo. Quindi la sfida è lanciata: cari amici “presidenti”, attenzione… Quest’anno ho già vinto il Rally dei Laghi!
Foto di: Luca Roncari