Rossel profeta in patria ad Ajaccio, Scandola chiude al 3° posto

Si chiude con un positivo terzo gradino del podio, l’avventura di Umberto Scandola navigato per l’occasione da Andrea Gaspari al Rally Pays du Ajaccinu disputatosi venerdì e sabato nelle impegnative strade asfaltate sopra la città di Ajaccio.

Scandola al via su Skoda Fabia R5 parte subito forte chiudendo un day1 accorciato dalla cancellazione di due prove chiudendo in seconda piazza assoluta alle spalle della vettura gemella portata in gara dall’equipaggio locale formato da Paul-Antonie Santoni – Audrey Orphelin.

Il day2 si apre in maniera negativa per il veronese che sugli undici chilometri della prova Celavo-Mezzana accusano dei problemi tecnici alla loro vettura perdendo oltre 45” e precipitando in 18° piazza assoluta.

Risolto il problema che purtroppo ha compromesso la classifica, Scandola va all’attacco portandosi ha casa ben tre scratch. Una rincorsa che grazie ad alcuni ritiri lo porta ad aggiudicarsi il gradino basso del podio a soli 28″ dal vincitore Yohan Rossel che portava in gara una Citroen DS3 R5.

Rossel era al debutto su una vettura 4wd, dopo alcuni anni di apprendistato nelle categorie minori (lo scorso anno si è aggiudicato il trofeo Citroen), anche per lui la gara era un test in vista del Tour de Corse dove debutterà nel WRC2 (programma di 4 gare tra cui la Sardegna). Secondo gradino del podio per la Ford Fiesta R5 di Jean-Pierre Gordon – Jean François Mancini. 

Da segnalare alcuni attimi di paura vissuti per l’uscita di strada dell’equipaggio Santoni-Orphelin durante la prova speciale 5, uscita di strada che ha richiesto l’intervento dei mezzi di soccorso, fortunatamente risoltasi solo con un grande spavento per l’equipaggio.

Spettacolari le prestazioni dei giovanissimi Nicolas Ciamin e William Wagner al via con le Ford Fiesta R2T con le quali disputeranno lo JWRC, che chiudono rispettivamente 6° assoluto e in decima piazza.

Nella versione storica la vittoria va ha Antony Agostini (BMW 325i E30) che precede Sylvain Rouveiroli (Opel Kadett GT/E) e lo svizzero Pierre Lafay (Porsche 911)

[the_ad id=”8964″]