Intervista a Kalle Rovanperä: “I rally li vivo dentro la macchina”

Lo scorso giugno mi trovavo vicino al mar Baltico quando mi sono imbattuto in una locandina che pubblicizzava un rally locale, il Rally di Zemaitija, in Lituania ma valido anche per il campionato lettone. Scorro l’elenco dei partenti e il mio sguardo è stato subito attirato da un paio di cognomi: Tindeman e Rovanpera. Fantastico, ho pensato, Pontus Tindeman è sicuramente un astro nascente del rallysmo scandinavo e Harri Rovanpera è stato un grande, probabilmente farà questa gara per divertirsi.
E invece, arrivato alla partenza vedo Harri in jeans, ed il figlio sedicenne, Kalle, in casco e tuta! Allora chiamo il mio editore, Valdas, che mi conferma che il giovane Kalle è considerato la promessa assoluta del rallysmo scandinavo, ed anche di quello baltico, visto che gareggia con una licenza lettone.

Mi fermo a vedere qualche prova del rally, che vede vincere Tindeman, ma con solo 10 secondi di vantaggio sul giovane Rovanpera.
Qualche mese dopo, a soli 16 anni e 23 giorni.
Questa è l’età in cui Kalle Rovanperä ha conquistato, il 23 ottobre scorso, il titolo di campione nazionale lettone, vincendo l’ultimo appuntamento della stagione, il rally Latvia.
Solo 16 anni e già molti lo vedono proiettato verso il WRC!

Ma chi è questo enfant prodige del volante?

Sicuramente il cognome, Rovanperä, non suonerà nuovo agli appassionati di rally con qualche anno sulle spalle, visto che il padre, Harri, ha corso come professionista dal 1997 al 2006, vincendo un rally mondiale (Svezia 2001) e conquistando diverse volte il podio.
Un figlio d’arte dunque, anche se, il giovane Kalle ha più volte dichiarato che il padre, pur avendogli fatto conoscere questo sport, non gli ha mai insegnato a guidare sportivamente e che ha imparato tutto da solo.
Kalle continua raccontando che la sua prima volta al volante è stato ad 8 anni e che da quel momento non ha più voluto smettere! Ci sono dei video, su youtube, che mostrano proprio Kalle mentre affronta tutti i tipi di superficie (neve, terra e asfalto) con la piccola Toyota Starlet che il padre aveva preparato per lui. Fortunatamente nei video si vede anche l’interno dell’auto, altrimenti sarebbe stato impossibile credere che al volante ci fosse un bambino di 8 anni! Certo, le traiettorie erano ancora un po’ approssimative, ma il controllo dell’auto era già totale!!
A 13 anni fa la sua prima apparizione in un rally, in Lettonia nel Rallijsprints Gulbis, a bordo di una C2 R2, con la quale ha corso nel campionato lettone anche nel 2014 e 2015 (conquistando il titolo di campione della categoria 2wd).
Nel 2015 lo vediamo anche per la prima volta fuori dai confini lettoni, in Lituania al Rally Viekšniai, dove conquista un ottimo 7 posto assoluto con la piccola Citroen, davanti a concorrenti con molta più esperienza e, soprattutto, molti più cavalli sotto al cofano!
Accanto a lui siede Risto Pietiläinen, fido navigatore del padre Harri, e persona chiave nello sviluppo agonistico di Kalle, come lui stesso afferma:

Risto è una delle persone più importanti per me, e non potrei sperare di avere nessun altro accanto: lui è un navigatore bravissimo, ha molta esperienza ed è fantastico correre con lui.

Un’altra figura che sta giocando un ruolo importante nella crescita agonistica del giovane Rovanperä è sicuramente Tony Gardermeister, padrone del team TGI con cui corre attualmente Kalle ed anche lui ex pilota del mondiale rally.

[the_ad id=”8964″]

Con il team TGI Kalle è passato dalla C2 alla Skoda Fabia S2000 prima e alla Fabia R5 poi, raggiungendo così il top di classe dei rally nazionali.
Incuriositi da questa giovane promessa, lo abbiamo sentito e gli abbiamo fatto qualche domanda diretta, alla quale non si è sottratto, ma anzi ha risposto con grande diplomazia, da campione consumato

Guardando come muovi il volante, in alcuni dei tuoi recenti camera car, ho notato qualcosa in comune con Juha Kankkunen; ma poi vedendoti correre da fuori, è molto chiaro che c’è un Rovanperä dentro l’automobile. A parte tuo padre, chi è il tuo pilota favorito?

Al momento non ho un pilota favorito, forse perché ho iniziato a guidare molto presto, per cui i rally li vivo da dentro la macchina invece che a bordo strada come normalmente fanno tutti, compresi i piloti.

Hai iniziato a guidare a 8 anni, ma ora che ne hai 16 come ti alleni? È difficile conciliare la vita di tutti i giorni di uno studente con quella di un pilota? Che consigli daresti a chi vuole iniziare a correre o magari anche solo migliorare le proprie capacità?

All’inizio guidavo molto spesso, diverse ore quasi tutti i giorni, su laghi ghiacciati o su piste sterrate. Ma quando inizi a guidare nei Rally, con automobili di un certo livello, allora non puoi provare così frequentemente, anche perché i costi salirebbero moltissimo. Quindi attualmente faccio solo dei test di 1 o 2 giorni prima della gara. Per quanto riguarda i consigli, non saprei, io semplicemente ho provato e mi sono divertito! La cosa più importante, veramente essenziale, è la sicurezza: provare sempre su piste o comunque strade chiuse e con un’automobile dotata di adeguati sistemi di sicurezza. Mettere a rischio la propria vita o quella degli altri non ha senso. E poi su una strada chiusa al traffico è più facile trovare i propri limiti e migliorare le proprie capacità.

Quale è la tua superficie preferita? Terra o neve? E come va il tuo feeling con l’asfalto?

Difficile per me dire se terra o neve, entrambe hanno lati positive e negative. L’asfalto è quello che conosco meno, ovviamente, ma lo trovo molto divertente e insidioso. Spero in futuro di poter guidare di più su questa superficie. Attualmente il mio prossimo passo è quello di prendere la patente, in questo modo potrò partecipare a più gare diverse e fare più esperienza.

Nel 2016 ha cambiato due volte automobile, passando dall Citroen C2 R2 alla Fabia, prima in versione S2000 e poi alla nuova R5. E’ difficile passare da un’auto a trazione anteriore e motore aspirato verso una 4wd turbo?

Credo che dalla trazione anteriore alla 4wd il passaggio sia molto semplice, almeno per me lo è stato. E’ più difficile passare da una trazione posteriore a una 4wd, perché devi riadattare completamente il tuo stile.

Ti abbiamo visto correre qualche mese fa nel Rally Žemaitija, dove sei stato protagonista di una bellissima battaglia con Pontus Tindeman. Ti è piaciuto correre in ad alto livello? Ti vedremo correre anche in Italia il prossimo anno?

Si è stato un grande week end, e spero di correre ancora in all’estero anche se, per il momento posso correre solo nel campionato lettone.

A proposito dei programmi futuri: che farai nel 2017? Continuerai con la Fabia R5 del team TGI?

Non c’è una decisione definitiva, ma credo che continueremo a correre in Lettonia con la Fabia di Toni e, se ci sarà l’OK della federazione finlandese, farò un paio di gare a casa. (ndr. una l’ha già corsa, vincendola!)

Per finire una curiosità: come hai già detto, tu non hai ancora l’età per avere la patente di guida. All’interno delle prove speciali non è un problema, ma buona parte dei rally è fatta di trasferimenti su strade aperte. Come hai risolto il problema? Alla fine di ogni prova cedi il volante al tuo navigatore?

Si, in Finlandia infatti non potrei guidare su strade aperte, ci sono delle “junior class” ma solo per le piccole auto.

Su quest’ultima domanda Kalle ha diplomaticamente sviato il discorso. Crediamo quindi che abbia trovato un accordo con la federazione lettone, che è anche quella che gli ha concesso la licenza di pilota.

Quale che sia il futuro di questo giovane pilota, le sue capacità sono evidenti e, soprattutto, i suoi margini di miglioramento ancora molto elevati. Magari nel 2018 ci sarà di nuovo un Rovanperä nel WRC! Noi te lo auguriamo Kalle, e auguriamo a noi di vederti correre in Italia nel 2017.

[the_ad id=”8964″]