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Beatrice Calvi: CIR 2016 è stata una grande esperienza. Il mio modello? Alessandro Re


Da questo pomeriggio lo Staff di Rallyssimo.it proporrà ai nostri lettori una rubrica inedita intitolata “Quando il rally è donna”, poichè la passione non ha alcun tipo di barriere e il genere femminile è sempre più presente in questo sport. La nostra apripista sarà Beatrice Calvi, giovanissima pilota comasca con alle spalle già esperienze importanti. Ecco la nostra ESCLUSIVA intervista alla pilota:

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Beatrice, come ti sei avvicinata al mondo dei rally?

Abitando a pochi kilometri dalle prove speciali del Como e avendo molti amici che correvano o comunque semplici appassionati, è stato inevitabile per me tuffarmi in questo mondo. Conoscendo poi il mio attuale fidanzato, Alessandro Re, ho preso la decisione di provare a correre e nel 2014 partecipai dunque al Rally del Ticino a bordo di una Twingo. Fu una bella esperienza e mi divertii molto.

Come ti sei trovata in un ambiente prettamente maschile?

Mi sono trovata bene fin da subito. Al contrario di quando si ha a che fare con sole donne con le quali spesso prevale l’invidia, con gli ometti è tutto diverso perchè sono sempre pronti ad aiutarti in qualunque frangente e a consigliarti. Dico questo perchè la scorsa stagione, all’interno del CIR, alla fine o all’inizio di una prova speciale gli altri equipaggi si avvicinavano spesso a noi per chiederci se tutto funzionava e per smorzare un po’ la tensione. Mi ha fatto molto piacere e li ringrazio tutti quanti.

Secondo te cosa bisognerebbe fare per pubblicizzare tale sport?

Sicuramente bisognerebbe trovare una formula che permetta di effettuare test liberi e a basso costo, in modo da dare la possibilità a tutti di provare una macchina da rally. Mi piacerebbe inoltre che i media televisivi e i quotidiani parlassero di questo sport più spesso e non solamente quando succede qualcosa di brutto, come successo recentemente al Monte Carlo con l’incidente di Paddon. Spesso i media danno soltanto una visione negativa di questo sport, e a mio avviso lo trovo un vero peccato perchè la gente dovrebbe sapere che i rally vanno oltre il baccano e il disagio per le strade chiuse per una giornata intera: i rally sono fatti di passione ma talvolta di sacrifici che la gente non si immagina nemmeno. Inutile stare a dire poi di abbassare la quota iscrizioni, i noleggi e le licenze perchè cred siano all’ordine del giorno.

Sogno nel cassetto?

Mi piacerebbe imparare a guidare davvero bene. Mi spiace quando alla fine di un rally dentro la mia testa mi rammarico per non avere dato il massimo, e poi mi vengono a dire che in fondo essendo una ragazza ho fatto anche troppo (sorride, ndr). Diciamo che guidare forte come un uomo sarebbe il sogno più grande.

Chi è il tuo modello da seguire?

Alessandro Re, ma non perchè è il mio fidanzato. Lui ha iniziato giovanissimo a gareggiare e dopo un percorso di crescita importante sta iniziando a maturare sfiorando oltrettutto la vittoria quest’anno nell’IRC a bordo della Ds3 Wrc. Per me ha tutte le qualità che un pilota deve avere: calma, esperienza, tenacia, velocità e riuscissi a ereditarne anche solo un quinto da lui mi potrei ritenere più che felice.

Dove ti vedremo correre nel 2017?

Stiamo lavorando per partecipare alle quattro gare del campionato IRC, a mio avviso il più bello in Italia poichè gode della presenza dei media e per i consistenti montepremi. Se troveremo il budget necessario sarò nuovamente ai nastri di partenza con la Peugeot 208 R2B con la quale mi sono divertita molto lo scorso anno.

Cosa ti ha lasciato l’esperienza nel CIR?

E’ stata una magnifica esperienza perchè mi ha permesso di correre rally bellissimi ma allo stesso tempo mi ha fatto capire il vero significato di correre in macchina. Io che provenivo da Ronde e Nazionali e dunque abituata a ritmi bassi e a un impegno lungo due gironi, nel campionato italiano si sta fuori casa anche per una settimana intera e le gare richiedono molta più concentrazione e un ritmo forsennato, senza dimenticare il set-up con la vettura che può cambiare tra un parco assistenza e l’altro. Senza dubbio mi aiutato a crescere sia dal punto di vista logistico che pratico e ora credo di avere un bagaglio tecnico maggiore e dunque non posso fare altro che ringraziare Hankkok per il prezioso supporto, il team per avermi affidato un’ottima vettura e gli amici e la famiglia per avermi seguita in questa grande avventura.

Ringraziamo per la disponibilità e la simpatia Beatrice che ci ha concesso tempo prezioso per l’intervista e le facciamo un bel in bocca al lupo per la stagione rallystica a venire!

 

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