La Sardegna punta tutto sul turismo grazie a sport….e RALLY!
Sarà un 2017 da ricordare per la Sardegna a livello sportivo, infatti l’Isola dei quattro mori ospiterà importantissimi eventi sportivi, il cui clou sarà tra maggio e giugno con il Giro d’Italia e sopratutto il Mondiale Rally WRC.
Non solo quindi il Giro d’Italia (ad inizio maggio) che dopo un’assenza (ingiustificata) durata anni tornerà ad abbracciare la strade e la gente della Sardegna coinvolgendo Alghero, Olbia, Tortolì e Cagliari che per l’occasione han illuminato di rosa i principali monumenti, portando con se sia una visibilità mediatica senza precedenti, ma sopratutto anche una carovana di oltre 3000 persone che gioco forza dovranno alloggiare nei comuni coinvolti nella gara, dando quindi linfa ad un’economia in crisi stagnante da anni.
Ma veniamo all’evento che più ci interessa, il Rally Italia Sardegna in programma dal 8 all’11 giugno, con base nella città di Alghero che ospiterà il parco assistenza, la sala stampa e le cerimonie di partenza e arrivo, ma assieme alla cittadina catalana, quest’anno anche Olbia ritorna in gioco ospitando un riordino notturno e una giornata di prove nei suoi dintorni. Ma a scommettere sul Mondiale non sono solamente Alghero e Olbia (che sono i centri maggiormente coinvolti), ma anche paesi e piccole comunità attraversate dalla gara, che attendono la gara con ansia che ogni anno con se porta un’importante movimento economico, grazie al flusso turistico che essa porta. Basti pensare che Monte Lerno e il suo celebre salto, Nuraghe Loelle, lo splendido scenario della prova di Cabras oppure dell’Argentiera con passaggi mozzafiato tra mare e polvere, i graniti della Gallura al tramonto son stati fotografati e le immagini son andate per le TV e i siti di ogni angolo del pianeta dando una grossa mano a questi luoghi (e tanti altri) di divenire celebri in tutto il Mondo.
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Ma attenzione non è solo il Mondiale WRC, ha portare visibilità e flussi economici alla Sardegna, anche i rally cosi detti “minori”, portano piccoli ma importanti riscontri nei territori, da Berchidda col Rally del Vermentino che dopo quattordici edizioni passa da asfalto a terra ma tiene nell’anima il suo fascino fatto di un’organizzazione ottima ma familiare allo stesso tempo capace di portare a Berchidda e dintorni il sold-out nelle strutture ricettive, ma il tutto esaurito c’è anche in tutti gli altri rally Isolani grazie un’importante crescita organizzativa unito a prove spettacolari e suggestive con un contesto di “semplicità” e familiarità che fanno innamorare chi viene da oltre Tirreno.
La Sardegna ha nel settore del turismo la sua industria più florida, con ampi margini di crescita e forse “purtroppo” al momento è l’unica che sembra avere prospettive, è una terra che ha storia, cultura ed eccellenze alimentari decisamente sottostimate e da far conoscere al suo visitatore, ecco perchè il Mondiale WRC e le gare locali possono essere delle enormi occasioni di crescita da sfruttare senza alcuna esitazione.
La vera e più grossa scommessa però si deve vincere facendo squadra, un po come stanno facendo i sindaci Mauro Bruno e Settimo Nizzi che dopo alcuni anni di tensioni (col predecessore di Nizzi) dovute al passaggio di sede del Mondiale nel 2014 da Olbia ad Alghero, si sono seduti ad un tavolo, mettendo da parte colori di partito o altre “rivalità”, è si sono messi a lavorare assieme per salvare il Mondiale da un addio che sembrava certo, ma non solo.
Morale della storia? Solo uniti e lavorando assieme con una metà precisa si può crescere non solo nello sport, ma anche nell’economia di questa Isola spesso bistrattata e trattata come ruota di scorta (anche dai sardi stessi), ma che dentro di sé vuole rialzarsi e reagire proprio come il carattere del suo popolo.
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