Raphael Astier: al Monte è nata una stella?

Non è passato di certo inosservato quanto accaduto tra i “piccoli” al Rally di Montecarlo. Raphaël Astier ha semplicemente ammazzato la categoria ed era la sua prima uscita nel World Rally Championship.

Il suo nome non è nuovo nell’ambiente dei rally transalpini perlopiù abituati a vederlo gareggiare con la Porsche 996 GT3. E invece Astier a questo Monte si è presentato su una 208 R2 ed ha letteralmente surclassato gli avversari. 9:22.5 minuti di vantaggio sul secondo (il nostro ottimo Panzani) sono un vantaggio siderale per una gara delle condizioni proibitive com’è stato questo Montecarlo 2017. Navigato da Fred Vauclare non ha mostrato il minimo patema ed ha portato a casa il piatto grosso.

Ma oltre al vantaggio cronometrico c’è la sensazione che il pilota ha lasciato nel singolo tratto di gara e nel singolo passaggio: velocità, razionalità e consistenza. Spingere più degli altri dove si può e calcolare dove è meglio. Una solidità figlia di un pilota che fa il suo esordio non proprio giovanissimo (ma neanche vecchio essendo un classe 1991). Non sappiamo se dalla sua parte ci fosse la possibile conoscenza profonda delle strade ma ha colpito e non poco tifosi e gli addetti ai lavori che non si aspettavano un “crack” del genere. 19° assoluto recita la classifica finale ed è bene sottolinearlo più volte. Perché Astier non ha ancora un programma definito per questa stagione 2017 nonostante tutto, nonostante un Monte da protagonista vero.

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