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Giandomenico Basso: “Andiamo al Monte per fare bene”

Giandomenico Basso

A poco meno di una settimana dal Rally di Montecarlo che lo vedrà allo start abbiamo intercettato il campione italiano 2016 Giandomenico Basso. Ci siamo fatti raccontare la stagione passata e quella che sta per cominciare, finendo a parlare di rally in generale e ottenendo interessanti punti di vista da parte di uomo che di rally ne ha visti tanti in carriera. Spazio però alla piacevole chiacchierata col campione veneto.

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Ciao Giando, piacere di risentirti. In primis ti vogliamo fare i complimenti per la meritatissima vittoria del CIR 2016. Stai ancora assaporando il gusto della vittoria o sei già proiettato alla prossima stagione?

Ciao ragazzi, grazie per l’invito, il piacere è mio. Si diciamo che sicuramente c’è ancora tanta soddisfazione e tanto entusiasmo nell’aria per la vittoria del Campionato Italiano Rally 2016; tuttavia, come indica anche il calendario, ormai il 2017 è iniziato per cui il focus ora sarà su questa nuova stagione che inizia, a partire da una gara prestigiosa come il Montecarlo.

Raccontaci la stagione in tre momenti: il più bello, il più brutto e il più decisivo.

Momento più bello…beh direi alla fine del 2 Valli, quando finalmente abbiamo raggiunto l’obiettivo che inseguivamo da 3 stagioni, quello di diventare Campioni d’Italia. Momento più brutto probabilmente Tappa 2 della Targa Florio; dopo aver vinto la prima tappa, durante la seconda tappa eravamo ad 1 secondo dal primo posto quando un problema alla trasmissione ci ha costretti al ritiro. In quel momento il morale era a terra, ma l’Ing. Rizzo, scrisse una mail con oggetto “possiamo ancora farcela”; da bravo ingegnere aveva fatto tutti i calcoli per le gare successive e possiamo dire che i risultati gli hanno dato ragione. Il più decisivo è stato il rally di San Marino. Una gara dove probabilmente in pochi pensavano che avrei potuto vincere e dove invece ho fatto un capolavoro (questa volta me lo dico io), come anche la squadra; vittoria di tappe e rally. Quella è stata la svolta, confermata poi con un’altra vittoria all’Alpi Orientali.

Mancano poche settimane al Montecarlo, ciliegina sulla torta di un periodo grandioso per voi. Come vi state preparando alla gara?

Si ormai mancano pochi giorni. E’ sicuramente una grande occasione e motivo di soddisfazione partecipare ad una gara del Mondiale e specialmente ad una gara prestigiosa come Montecarlo. Stiamo cercando di arrivarci al meglio, io mi sto allenando; voglio fare bene.

La categoria WRC2 vede tra gli iscritti nomi piuttosto pesanti. Che gara vi aspettate?

Sicuramente una gara non facile, viste anche le condizioni climatiche e le prove impegnative; inoltre, come hai detto bene, ci sono tanti nomi importanti, tra i quali ci siamo anche noi, per cui sarà sicuramente una gara spettacolare e combattuta. Cercheremo di dare il massimo.

Dopo il Monte, quali sono i vostri programmi per la stagione 2017?

Ci stiamo lavorando; dobbiamo e vogliamo trovare un “partner importante” che ci possa aiutare. È quello che ci manca, una realtà che voglia vincere ed affermarsi a 360° con me; sarebbe molto bello.

Ampliando il discorso, inizia una nuova era per il mondo dei rally con macchine nuove e regolamenti rivisti. Qual è il tuo punto di vista?

Per quanto riguarda le macchine nuove, onestamente credo che la soluzione precedente (2016) rappresentasse un buon equilibrio tra potenza e prestazioni. Non vedevo tutta
questa necessità di incrementare la potenza. Si corre su strade prive di via di fuga, non siamo in pista, potrebbe diventare pericoloso incrementare ulteriormente le prestazioni. A livello estetico, le molte “appendici aerodinamiche”, richiamano più delle vetture da DTM, che non delle vetture da rally. Poi creano un’ulteriore disparità tra squadre ufficiali e piloti privati.

E il CIR come lo vedi dopo gli adeguamenti regolamentari?

Per quanto riguarda il CIR non ci sono cambiamenti sostanziali, ma penso che siano mirati a perfezionare il cambio di regolamento della passata stagione. In generale, servirebbe un sempre maggior coinvolgimento del pubblico, dei media, degli sponsor, creando dei veri e propri eventi, portando la competizione tra la gente. Serve più spettacolo, soluzioni semplici, chiare e soprattutto accessibili, che incrementino l’interesse per i rally in generale e per il massimo campionato nazionale in primis. L’ACI ha sicuramente già lavorato in questa direzione. Inoltre bisognerebbe cercare di “fare sistema”, facendo collaborare tutti gli “attori” coinvolti nel panorama rally e non; ne beneficerebbero tutti.

Grazie mille e in bocca al lupo per il Monte e per tutta la stagione 2017.

Grazie a voi; crepi il lupo! 😉

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