Juho Hanninen:”Mondiale avvincente e aperto. La Yaris è già da podio!”
La testata giornalistica quattroruote.it ha intervistato il pilota finlandese Juho Hänninen. Il 35 enne è stato il primo a sposare il progetto Toyota effettuando l’intero sviluppo e testando l’auto sin dal primo giorno. Juho attende con ansia il debutto ufficiale nel mondiale previsto a Montecarlo dal 19 al 22 gennaio.
Il forte driver finnico conta 43 presenze nei rally mondiali dove ha conquistato 54 punti con 3 PS vinte. Nel 2011 ha vinto il Mondiale rally Super 2000 (oggi WRC2) con la Skoda Fabia S2000. Nel 2012 è diventato campione europeo, sempre con Skoda.
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Ha lavorato molto sulla Yaris Wrc: più o meno, quanti chilometri avrà fatto? E a che punto è lo sviluppo della vettura?
Con precisione non lo so, più o meno 10.000… Penso che sia a buon punto, rispetto a quando siamo partiti. Ci abbiamo lavorato per sette mesi, che non sono tanti: già all’inizio la macchina era affidabile e dopo pochi giorni abbiamo potuto dedicarci al set-up, cosa che non è tanto normale per una vettura e un progetto completamente nuovi. Di solito, devi iniziare lentamente e procedere passo dopo passo, invece noi abbiamo potuto contare su un’affidabilità costante, sfruttando in pieno tutti i giorni di test.
Ma la vettura attuale è completamente nuova o costituisce un’evoluzione dei primi prototipi?
Credo di poter dire che sia un’evoluzione della prima versione, nella quale tutto, dal motore alle sospensioni all’aerodinamica, è stato cambiato e migliorato.
La Yaris Wrc va meglio sull’asfalto o sullo sterrato?
Direi che è uguale, non ci sono grosse differenze; abbiamo fatto grossi progressi sull’asfalto e siamo a un buon livello.
E che cosa c’è ancora da migliorare, adesso?
Siamo fortunati, perché non ci sono singoli punti deboli, tutte le aree sono migliorate. L’anno prossimo potremo essere più veloci facendo piccoli progressi da tutti i punti di vista.
Pensa che sarà già possibile salire sul podio nel 2017?
Credo in questa possibilità.
Cosa pensa di Latvala come compagno di squadra?
Ne sono molto felice! È molto facile lavorare con lui, è molto aperto alla condivisione delle idee; abbiamo parlato, discusso su cosa provare e questo rende più facile per tutti noi collaborare.
È una grande opportunità per lei, questa con la Toyota…
Sì, sono molto felice che mi sia stata data questa occasione, la possibilità di competere ai massimi livelli. Ho disputato un solo rally negli ultimi due anni, ho bisogno di tornare nella competizione.
Pensa di essere avvantaggiato su Latvala per il fatto di conoscere di più la macchina, avendone curato lo sviluppo?
No, penso che, non avendo corso, il livello di conoscenza sia lo stesso. Ma vedremo…
Dove pensa che si collocherà a Monte Carlo? Nella top five? O tra i primi dieci?
Tra i primi dieci di sicuro…
Poi, in Svezia, passerete all’attacco?
Non lo so, è difficile sapere oggi a che punto siamo, lo capiremo dopo poche prove speciali.
Secondo lei, la Hyundai sarà favorita per la maggior esperienza acquisita negli ultimi anni nel Wrc?
Non direi, perché anche Citroën e Ford hanno esperienza nei rally; è vero che il nostro team è completamente nuovo, però basta finire un rally per avere più informazioni sulla vettura e l’assetto. Ma sarà un bel Mondiale, con tanti piloti e tante macchine competitive.