Da Trieste al Montecarlo….il sogno di Cristian Marsic
Quello appena trascorso per Cristian Marsic e la sua navigatrice Daniela Festa, è stato un Natale che sotto l’albero ha portato in “regalo” la partecipazione al Rally di Monte-Carlo con la piccola Peugeot 208 R2.
Per Cristian, non si tratta del debutto assoluto nel Mondiale, infatti nel 1998 ha preso parte al Rally Italia – Sanremo con la Fiat 500 Sporting chiudendo in 47° posizione assoluta, oltre alla presenza iridata conta anche quattro gettoni nell’ERC suddivisi tra Piancavallo (1995 e 1999 con due ritiri) e Alpi Orientali (2001 e 2002, con uno storico 7° assoluto nella stagione 2001 con la Renault Mègane Maxi).
In esclusiva per Rallyssimo abbiamo sentito Cristian, a meno di un mese dalla partenza per Montecarlo.
Ciao Cristian , sarai al via del MC con Daniela Festa con la 208 R2 come ti stai preparando alla gara?
Una gara come il “Monte” è impegnativa sotto diversi punti. Gli sforzi si sono concentrati a 360°: dalla preparazione fisica, iniziata diverse settimane fa con una programmazione specifica, agli aspetti logistici e alla comunicazione. Abbiamo programmato con Fabio Munaretto alcuni test pre gara, sia per migliorare ulteriormente la confidenza con la vettura, che per individuarne la messa a punto ideale in funzione delle mie caratteristiche di guida. Non abbiamo lasciato nulla al caso, curando con attenzione ogni singolo aspetto.
Chi intendi ringraziare per questa gara?
Il team di persone che sta lavorando a questo progetto è molto corposo ma, soprattutto, lo sta facendo al meglio mettendo a disposizione professionalità e competenze. Non posso, comunque, non citare Giandomenico Basso, mio ex avversario nel Trofeo 600, per i preziosi consigli e David Savron, titolare della Danfer,, assieme ad Aris Prodani, per il quotidiano e costante confronto organizzativo.
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Come ti sei avvicinato al mondo dei rally?
La mia città ha una importante tradizione automobilistica, basti pensare ad eventi come la Trieste-Opicina o il Rally del Carso, che ancora oggi molti ricordano con nostalgia. Vuoi le combinazioni, vuoi la passione, ho incontrato persone come il preparatore Maurizio Glavina e Livio Lupidi. Poi da lì è iniziato tutto: una ciliegia tira l’altra..
Sogni e paure, che Monte ti immagini?
Per prima cosa, devo dire che è motivo d’orgoglio partecipare al Monte 38 anni dopo Fulvio Bacchelli, ultimo mio concittadino triestino ad aver preso il via. Evidente, poi, che le condizioni meteo saranno determinanti. Credo sia normale una naturale emozione, nonostante la mia lunga carriera rallystica. Ma, allo start, le prove speciali sono sempre prove speciali ed il cronometro conta alla stessa maniera.
Dopo il MC, hai altri programmi?
Visto l’impegno messo in campo questa volta, per ora considero la mia partecipazione ad una gara di mondiale come un fatto “straordinario”. È pur vero che nel 2016, anche grazie all’amicizia con Marco Marcon della M-Sport , sono riuscito a correre al Sanremo e all’Alpi Orientali. Dovendo conciliare il rally e la mia azienda, però, mi riservo di fare delle attente valutazioni dopo il Monte. Resta intesa, comunque, la collaborazione, anche per la stagione 2017, con Giandomenico. Visto come è andata quest’anno, direi che abbia portato bene. 6) Potendo fare un’altra gara iridata, dove ti piacerebbe partecipare? Non nascondo che Finlandia, Germania e Polonia mi attirano moltissimo. Ma, visto che preferisco programmare al meglio tutte le uscite, per adesso limitiamoci al Monte, non precludendo a priori, comunque, qualche altra uscita nel Wrc 2017.