Meeke e il valore aggiunto del silenzio intorno
Nel marasma incredibile generato dal’exit di Volskwagen si sono persi di vista alcuni dei possibili protagonisti del World Rally Championship 2017. Su tutti c’è sicuramente Kris Meeke che non si è lasciato troppo andare a comparsate o dichiarazioni pubbliche, concentrato sulla stagione che sta per iniziare.
E ce ne sono di elementi che lasciano pensare che non sia troppo il caso di sottovalutare l’ingegnere britannico e la sua Citroen C3 WRC. Ne abbiamo prima parlato con voi sulla nostra pagina Facebook (trovate il dibattutissimo post a questo link) e ora li raccogliamo qua.
Lo sviluppo della C3 WRC
La scelta di Citroen di dimezzare il programma 2016 non è banale e Matton è sicuro di ritrovarsela in tasca. Seppur non di tanto per aspetti regolamentari, la casa francese ha avuto più tempo per preparare la vettura e di testarla su strada. Meeke è sempre stato al volante a raccogliere indicazioni da trasferire al team per poi “sentirne” i miglioramenti in prima persona. Sicuramente a feeling col pacchetto tecnico parte più avanti di altri. Molto più avanti.
Non tutte le pretendenti sono così a posto
Forse solo Hyundai è allo stesso livello. Piloti scelti con largo anticipo, soluzioni tecniche battezzate con tempistiche ampie e stabilità generale sul progetto. C’era Volkswagen che portava avanti la stessa idea ma sappiamo benissimo come sono andate le cose. Ford, per quanto abbia scelto il miglior driver sulla piazza, ha stravolto completamente il team ed ha iniziato a testare più tardi. Sicuramente i cavalli che potrebbero mancare li porta Ogier ma attenzione a pensare che siano campioni ancora prima di partire. Resta Toyota come grande punto interrogativo.
La sicurezza di essere il numero 1 di Citroen
Matton ha gestito sapientemente la situazione rispettando i dettami che si era dato prima dell’addio di VW. Meeke è il numero uno e dovrà essere lui a giocarsi il Mondiale mentre agli altri due giovani resta il compito di crescere bene cercando di portare a casa punti utili per il costruttori. Un attestato di stima importante per un pilota che ha dimostrato tantissimo nel momento in cui viene lasciato tranquillo a fare il suo lavoro al meglio.
Il silenzio consente di lavorare tranquilli
E dove c’è tanta stima ci può essere grande pressione. Ma non è così, almeno per il momento. Tutti aspettano Ogier e Ford ed è normale che sia così. E questi riflettori spenti non possono che essere ben accetti da Kris che sta lavorando a testa bassa sulla C3 nei diversi fondi e dai test appare piuttosto determinato. E, fino a prova contraria, se nel 2016 c’è stato qualcuno in grado di mettere in seria difficoltà Ogier con una certa costanza il suo nome è Kris Meeke.
Un mesetto scarso e sarà l’asfalto del Monte a dirci se tutte queste sono solo impressioni da precampionato. Nel frattempo noi restiamo convinti che sottovalutare quel fenomeno di Kris non sia cosa buona e giusta. Ai posteri l’ardua sentenza.
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