Matton a L’Equipe: “Ecco perché Ogier non è tornato in Citroen”

Yves Matton non si è mai nascosto dietro ad un dito. Riportare Ogier in Citroen gli sarebbe piaciuto eccome ma, ora che il campione del mondo in carica ha deciso di accasarsi alla corte di Wilson in M-Sport, il general manager di Citroen ha spiegato le ragioni per le quali la soluzione è sempre stato difficile da realizzare.

Sono state fatte mille ipotesi su questa situazione e a tutti ritornava alla mente il divorzio non troppo soft di diverse stagioni fa. La realtà dei fatti è invece molto diversa e Matton l’ha descritta al massimo quotidiano francesce L’Equipe.

Non è mai stata una strada percorribile anche se la porta è stata sempre aperta. Citroen non ha voluto snaturare il proprio DNA che mira a puntare sempre di più sui giovani per costruire basi solide per il futuro.

Collegata a questa situazione c’è la questione economico-finanziaria che ha pesato tanto sulla decisione di non puntare con forza ad ingaggiare Ogier

Già dal Montecarlo Breen e Lefebvre dovranno giocarsi una macchina e ingaggiare Ogier voleva dire automaticamente escludere almeno uno dei due. Ci sono vincoli materiali e finanziari. Ipotizzare di costruire una terza vettura significava prevedere un costo di 3-4 milioni per il pacchetto tecnico a cui andava aggiunto l’ingaggio di Ogier e Ingrassia. Il nostro budget è calcolato e ottimizzato ed è impossibile tenere in considerazione un evento come quello di Ogier che all’improvviso diventa libero sul mercato piloti per la stagione successiva.

Insomma nessuno strascico dal divorzio precedente ma solo una questione di policy aziendale delineata in modo abbastanza netto dall’attuale contesto economico. D’altronde Citroen ha dimostrato di essere molto attenta a questo tipo di calcoli, rinunciando di fatto alle possibilità di giocarsi il campionato del mondo 2016 per concentrarsi al meglio alla stagione 2017 con le WRC di nuova generazione.

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