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Che CIR ci aspetta?

Mentre il mondo dei rally è in grande subbuglio per l’uscita di Volkswagen ed annessa rivoluzione per tutto il WRC, c’è un campionato che è entrato nel suo consueto letargo invernale e al momento non ci ha fatto sapere granché del suo futuro. Stiamo parlando del Campionato Italiano Rally che, dopo la grande vittoria di Basso, al momento vive una fase di decompressione nel quale non trapelano notizie ma fioccano le ipotesi.

Regolamento

Le indiscrezioni al momento dicono che il regolamento che prevede gara 1 e gara 2 sarà confermato. Ai vertici (e non solo) è piaciuto presentarsi all’ultima gara con così tanta incertezza e attenzione da parte dei media. Quindi la formula dovrebbe essere mantenuta. Quello che pare cambierà (anche se per il momento siamo nel campo delle ipotesi) sono i chilometraggi che dovrebbero essere aumentati dopo le numerose lamentele da parte degli equipaggi che male hanno sopportato il dover sfiorare sempre il limite in ogni metri di speciale.

Calendario

Al momento è l’unica certezza che abbiamo con l’elenco eventi  (ne avevamo parlato  in questo articolo) anche se mancano ancora le date definitive. Niente spazio in più alle gare su terra e solita formula da 2 gare su asfalto e gli appuntamenti tipici tra la polvere San Marino e Adriatico. In realtà alla terra è stato dedicato un vero e proprio campionato dedicato la cui formula è ancora tutta da decifrare. Nella normale rotazione delle gare si ferma il Friuli per far spazio al Salento.

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Team ed equipaggi

Come da tradizione, questo è il punto interrogativo più grande per il CIR. La questione è sempre la necessità di trovare il budget giusto per riuscire a garantirsi una partecipazione competitiva tutto il campionato. Dei big la situazione più certa sembra quella di Basso che, da campione in carica, dovrebbe ricevere tutto il supporto da parte di BRC. Scandola dovrebbe andare avanti con Skoda nonostante le aspettative per questa stagione non siano state rispettate e l’occasione persa è di quelle grandi. Campedelli ci ha confermato direttamente in un’intervista esclusiva che ci sarà ma si vocifera che ci sia tanta voglia di mettere in piedi un programma internazionale col supporto di Orange1. E infine Andreucci. L’impressione è che Paolo non sia così contento di quanto Peugeot gli ha offerto per questa stagione, aldilà di un regolamento penalizzante. Marchi come Skoda o addirittura Hyundai guardano con attenzione la situazione perché Paolo è garanzia di essere veloci fin da subito. Tutti gli altri sono alla ricerca dei budget necessari per mettere in piedi un programma.

Tanti se e tanti ma, poche certezze e un altro inverno di attesa.

 

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