3 buoni motivi per non credere al ritiro di Volkswagen
La notizia del giorno che è rimbalzata un po’ su tutti i quotidiani online è che VW sarebbe vicina ad annunciare il ritiro dal WRC. La causa sarebbe legata al DieselGate e alla necessità di resettare il reparto corso. Noi di Rallyssimo proviamo ad analizzare la situazione lanciando qualche ipotesi ottimistica.
Un’azione non da Volkswagen come tempi e modalità
Negli anni la casa tedesca ci ha abituato a grande programmazione e gestione delle tempistiche. L’idea di un ritiro con effetto immediato sarebbe un cambio di atteggiamento repentino ed inusuale a cui è difficile credere. Certo la “fuga” di Capito poteva destare qualche sospetto ma non è stato lasciato il posto vacante ma rimpiazzato con un uomo di esperienza e fiducia.
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La ragione economica è un controsenso
È vero che la sanzione da 14,5 miliardi è una botta clamorosa per la casa ma guardando solo i contratti in essere con team manager, piloti e sponsor è abbastanza sensato pensare che le penali non rendano economico il ritiro. Inoltre il piano di sviluppo della Polo 2017 ha richiesto un investimento importante che andrebbe perso in modo assurdo. Proprio in questi giorni il team sta continuando i test sulla vettura nuova.
Il danno d’immagine
Dalla questione DieselGate Volkswagen non ne esce bene. Abbandonare il progetto più vincente e che sta portando nuova linfa all’immagine del marchio avrebbe il sapore del suicidio. Negli ultimi anni si è tanto lavorato per avvicinare sempre piú gente e il rally è un trampolino impareggiabile per raggiungere le persone.
Ovviamente si tratta di ipotesi e spunti di riflessione che possono essere smentiti. Di certo l’uscita di VW sarebbe un colpo duro da sopportare per tutto il movimento rallystico internazionale che, onestamente, non viene da anni di grande salute. Attendiamo fiduciosi.