Simone Campedelli: “Bicchiere mezzo pieno. Nel 2017 ci sarò”
Ora che il campionato italiano rally si prende qualche mese di riposo, abbiamo incontrato uno dei protagonisti per farci raccontare la stagione appena finita a mente fredda. Stiamo parlando di Simone Campedelli che ci ha concesso una piacevolissima intervista in esclusiva che abbiamo il piacere di regalarvi.
Finita una stagione intensa che ti ha visto tra i protagonisti del CIR. Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
Stagione grandiosa, arrivata dopo 3 anni molto difficili dove ho corso a metà servizio e con un anno di stop forzato. Il bicchiere è da considerarsi assolutamente mezzo pieno. Poi è chiaro che quando sei in gara la voglia è sempre quella di vincere, quindi un po’ di rabbia per la mancata vittoria al Due Vally e per un San Marino da protagonisti c’è, ma resta comunque una grandissima stagione.
Una stagione dai grandi progressi e con velocità costante. Qual è il momento da ricordare? e quello da buttare?
Stagione di grandi progressi perché ho avuto la fortuna di poter stare in macchina per molto più tempo rispetto alle stagioni passate, con la tranquillità di sapere che avrei corso un campionato intero. All’inizio non doveva essere così in realtà. Dovevano essere solo tre gare spot. Abbiamo fatto di tutto per metterci nelle condizioni di continuare, partendo dall’iscrizione al CIR pur sapendo che si trattava solo di tre gare. Una situazione costruita a tavolino, rischiando un po’ e cercando di fare i passi necessari per proseguire. Così è stato per fortuna.
Il momento da ricordare e quello da buttare vanno di pari passo. Dopo il Targa Florio Orange1 mi aveva confermato la volontà di darmi supporto per tutto il campionato, ma la bella notizia è coincisa con la resa di Munaretto a lasciarmi strada verso altri lidi poiché non aveva più intenzione di supportarmi. Dopo neanche una gara ero già a piedi e senza team. Invece di abbatterci abbiamo preso la cosa come un grande stimolo per bussare alle porte di BRC in un momento proibitivo, con la stagione iniziata e le macchine bloccate. Quello che sembrava un momento negativo si è trasformato in qualcosa di positivo ed importante.
Tante vittorie mancate di pochissimo. Cosa manca per arrivare al tanto sospirato gradino più alto del podio?
Guarda, nel CIR oggi il livello è veramente alto e competitivo. Ti vai a scontrare con piloti fortissimi e molto esperti, quindi ti puoi inventare poco. Ad esempio la preparazione delle gare è fondamentale e se le prepari in modo diverso dai primi tre parti già svantaggiato.
Questa condizione la devi riconoscere, inutile farsi velleità di vittoria, devi farti trovare pronto in caso di gara difficile per loro, cercando di fare un bel pressing che li porti a sbagliare com’è successo quest’anno. In quel momento servono freddezza e lucidità per sferrare il colpo. I podi e queste vittorie accarezzate sono venuti così quest’anno.
Per fortuna BRC ha deciso di farmi provare sempre la macchina prima delle gare. Non era previsto ad inizio stagione ma hanno deciso di farlo e li ringrazio per questo. Anche se gli altri stanno in macchina tre giorni e tu in tre ore devi adattarti alla macchina, alle condizioni di gara e quindi parti subito col gap. Gran parte degli aggiustamenti devi farli in gara e se sbagli son secondi che volano.
Il nuovo campione italiano è il tuo compagno Basso. Tu che hai seguito da vicino la bagarre e a volte ti sei trovato a fare da arbitro che CIR hai visto? Risultato giusto?
Quando uno vince ha sempre ragione, penso. Tutti han dato colpa alle regole. Anche se inizialmente ero scettico, devo ammettere che si è riusciti ad tenere aperti il campionato fino all’ultima tappa dell’ultima gara e quindi lo spettacolo è stato sicuramente aumentato. La vittoria di Basso a mio parere è meritata. Penso che una delle carte vincenti, non la sola dato che ha vinto diverse gare, sia stata la mossa di BRC di affiancargli un pilota in grado di portare via punti ai diretti concorrenti. Se si fanno i conti matematici ci si accorge che è stato fondamentale, i punti che abbiamo portato via non sono pochi. Lui non ha sbagliato mai e quindi credo che il suo successo sia ampiamente meritato. La diretta concorrenza ha commesso errori di guida ed incidenti mentre lui no.
Parliamo di futuro…ci sono tante voci in giro anche sul tuo conto. Puoi anticiparci qualcosa sul 2017 rallystico di Simone Campedelli?
Non mi piace mai rispondere in questo momento modo ma al momento sono costretto a dirvi che non posso anticipare nulla. Sto lavorando duramente da ben prima che finisse il campionato italiano rally. Quello che è sicuro è che la prossima stagione faremo una stagione completa, dall’inizio alla fine. Il progetto e la collaborazione con Orange1 stanno crescendo e c’è la volontà di fare continuare la partnership che riteniamo vincente. Dobbiamo ancora decidere bene il contesto ma posso rassicurare i fan e gli appassionati che ci seguono che noi ci saremo nella stagione rallistica 2017.
Grazie mille Simone!
A presto