Tour de Corse 2016: le pagelle ai protagonisti

Chiudiamo la settimana dedicata al Rally di Corsica 2016 con il consueto appuntamento con le pagelle della redazione, analisi della gara attraverso i voti ai protagonisti. Rispetto alla gara della scorsa stagione abbiamo visto un weekend molto più piatto ma qualche spunto è arrivato anche dall’evento francese, stradominato da Ogier-Ingrassia.

Ogier – Voto 9: torna a fare il suo mestiere di killer. Non lascia scampo agli avversari che a turno si meravigliano dei suoi tempi e della naturalezza con cui gli escono. Lui invece dichiara di non essere stato perfetto e che avrebbe potuto fare di più. Più di così c’è solo far decollare la sua Polo. Mostruoso.

Neuville – Voto 8: forse il pensiero di liberarsi del suo mega contratto con Hyundai lo ha reso più sereno e libero di guidare come sa fare. Concentrato, rapido, preciso. Che sia il pensiero di risedersi su una Citroen a riportarlo nell’elenco dei piloti di maggior talento del WRC?

Meeke – Voto 6: senza ombra di dubbio è l’unico che può dare fastidio ad Ogier per velocità. Peccato che ci metta un errore insolito per il Kris in versione vincente del 2016. Non avrebbe comunque vinto ma sicuramente avrebbe aumentato la pressione su Ogier. La Power Stage però è un capolavoro autentico.

Mikkelsen – Voto 7: zitto zitto, quatto quatto Andreas porta a casa un altro bel gruzzoletto di punti che lo consolida al secondo posto della classifica generale del mondiale WRC. Non potendo scalzare il re Ogier dal suo trono non è una brutta idea quella di farsi trovare sempre pronti ad aiutare il team per il costruttori.

Latvala – Voto 4: non esiste la via di mezzo quando si parla di lui. O schianta tutti per tre giorni e stravince la gara, o finisce nell’anonimato in continua lite con strade, macchina e tutto il resto. In Corsica non ha fatto altro che lamentarsi dello scarso feeling con la macchina e alla fine si è messo tranquillo ad evitare di distruggere un’altra Polo. La scelta alla fine è anche intelligente ma così non si vince un titolo mondiale.

Sordo – Voto 5: una gara così piatta su asfalto non ce l’aspettavamo da Dani. Neuville ha dimostrato che con la i20 si poteva fare molto di più in Corsica e l’impressione è che non sia mai riuscito a trovare il giusto ritmo più che il giusto assetto. Capita anche ai più costanti.

Team Ford M-Sport – Voto 3: ok, lo sappiamo che partono sempre un po’ indietro a livello tecnico e che Camilli e Bertelli vivono una stagione di continua apprendimento. Ma non si può finire così indietro quando si partecipa ad una gara del mondiale.

Evans – Voto 8: non parliamo di lui a casa dopo il voto ad M-Sport. Il suo futuro è pieno di ombre e la cosa ci sa tanto di sacrilegio. Per il WRC2 è letteralmente sprecato. La battaglia con Kopecky è stata accesa finché lui ha deciso che dovesse esserlo. Appena ha fatto valere la pesantezza del suo piede non c’è stata storia. Ridate una WRC a quest’uomo.

Andolfi – Voto 7: peccato per quell’errore nella prima tappa altrimenti avremmo parlato del weekend perfetto. Ma Fabio ha dimostrato di poter stare senza problemi tra i grandi, migliorando il feeling con la Hyundai chilometro dopo chilometro. E stampati nei referti di gara e nella nostra memoria ci sono due tempi importanti che urlano a tutti la necessità di andare avanti con questo progetto che vuole un italiano sempre più protagonista nei rally che contano. Avanti così.

Tempestini – Voto 10: semplicemente perfetto. La Corsica è il coronamento di una stagione costantemente al volante che si conclude nel migliore dei modi. E’ campione Junior e lo merita più di chiunque altro sia per la velocità espressa sia per la maturità con il quale ha affrontato ogni corsa sui diversi fondi. Non perdiamolo di vista, di lui sentiremo parlare ancora per moltissimo tempo.