Ordini di scuderia per Volkswagen?

Mancano solo tre prove speciali al termine del rally di Portogallo 2016 e, salvo imprevisti, sarà Meeke a portare a casa la vittoria. L’unico verdetto ancora da decidere è la sfida per il secondo posto che vede in bagarre Mikkelsen e Ogier. Analizziamo insieme i risvolti di questa sfida tutta in seno a Volkswagen.

Team diversi una formalità

Il giovane pilota norvegese non fa parte dello stesso team di Ogier ma la sostanza non cambia. Si tratta sempre di una struttura seguita da Volkswagen e lo stesso management del team tedesco non ha mai nascosto di voler puntare con forza su Andreas per il futuro. Pensare quindi che team A o team B sia una determinante per questi ultimi chilometri pare piuttosto insensato.

I precedenti nella scorsa stagione

Rally di Svezia con Mikkelsen vicinissimo alla prima vittoria a insidiare con massima determinazione la leadership di Ogier e, soprattutto, Germania dove le tre Polo si giocavano la prima storica vittoria in casa. In quel frangente era stato lo stesso Capito ad anticipare i dubbi dichiarando che non ci sarebbero stati ordini di scuderia e che l’unico diktat per i piloti era quello di portare a casa le vetture, possibilmente tutte a podio.

La situazione attuale

Ogier è sicuramente in grande difficoltà e Mikkelsen molto più in forma e a suo agio in questa ultima giornata. Il pilota francese si è un po’ ingrigito e innervosito quando ha iniziato a veder chiari gli effetti del nuovo regolamento nei rally su terra. La voglia di pensare al mondiale potrebbe farsi forte in casa VW ma è difficile pensare che ci sarà intervento esterno per decidere questa bella sfida a due.

E voi? Come la vedete?