Rally del Taro 2016, spettacolo garantito
E’ un Rally del Taro che promette fuoco e fiamme quello che sta terminando i preparativi per la sua 23° edizione. Gran parte del merito è dovuto alla doppia valenza per IRC e Coppa Italia di terza zona che ha garantito una entry list da oltre 150 vetture con tanti piloti d’esperienza e titolati innescando un perfetto mix tra quantità e qualità che si rispecchia anche nell’itinerario della manifestazione. Sono ben 143 i chilometri cronometrati in programma che si dividono su 10 prove speciali le quali verrano disputate a partire dalla giornata di sabato.
Le prime quattro ps saranno a “rotazione” con la “Montevacà” di 20.46 km da ripetere due volte intervallata dagli altrettanti due passaggi sulla “Bardi” di 8.63km con l’ultimo di questi in programma alle ore 21.16 dando agli appassionati la possibilità di gustarsi qualche passaggio in notturna. Nella giornata di domenica ci saranno altre due prove con tre passaggi previsti su ciascuna di esse; stiamo parlando della “Tomolo” di 4.43km e della più lunga dell’intero rally, la “Folta” di quasi 24 chilometri.
L’impegno della Scuderia San Michele in fase organizzativa è stato impeccabile e i frutti si vedono soprattutto dall’elenco iscritti che, come abbiamo già sottolineato, ingloba tante belle auto e piloti con la P maiuscola. Per rendersene conto basta guardare i primi due nomi presenti, ovvero la coppia del team Hyundai HMI composta da Sossella-Fontana. Il primo parte per la nuova stagione con il titolo di Campione Italiano WRC nel palmares e vorrà dimostrare tutte le sue capacità all’intero panorama rallistico nazionale nonostante i problemi di budget che lo hanno costretto a rivedere i suoi programmi per la stagione 2016. Anzi, proprio questo potrà essere uno stimolo in più per il vicentino navigato da Gabriele Falzone. Il discorso è un po diverso per il campione in carica IRC Corrado Fontana che parte con la voglia e la rabbia di riscattare il suo deludente Rally Elba di settimana scorsa dove è stato afflitto da parecchi episodi sfortunati. Il comasco ha dalla sua la confidenza maggiore con la I20 WRC oltre a tre vittorie consecutive sulle strade romagnole.
Tra coloro che partiranno con il coltello tra i denti ci sarà anche Felice Re che, ugualmente a Fontana, proverà a rifarsi dal ritiro alla gara toscana sperando di avere più feeling con la Ford Fiesta R5 dato che è solo alla sua seconda gara su questa vettura. La categoria delle “baby WRC” sarà più che infuocata con parecchie vetture ed quipaggi di tutto rispetto: uno su tutti è quello composto da Luca Rossetti-Eleonora Mori che debutteranno con la Skoda Fabia R5 della Promosport Racing dopo la “spedizione” a Montecarlo. Chi invece corre con una vettura più che collaudata è Rudy Michelini che proverà a dire la sua con la fida Citroen DS3 R5 della Movisport mentre in chiave Coppa Italia i piloti da seguire saranno principalmente Giuseppe Freguglia (Ford Fiesta R5) e Corrado Pinzano (Peugeot 208 T16). Occhio a non dimenticare Gabriele Cogni con la 208 della Meteco Corse.
Questa volta per tutti gli equipaggi R5 sarà veramente dura lottare per la vittoria assoluta dato che essa sarà in discussione tra i “fantastici quattro” di questo rally, almeno sulla carta. Stiamo parlando, oltre ai due equipaggi Hyundai, del duo Ford composto da Elwis Chentre e Simone Miele. Entrambi saranno al via con una Fiesta rispettivamente del team New Driver’s e della Top Rally ed ambedue avranno un ruolo importante nell’economia del rally, nel bene e nel male. Se il valdostano è alla prima apparizione con questa vettura, non si può dire lo stesso di Miele che con l’auto dell’ovale blu ha già conquistato la vittoria alla prima gara di Coppa Italia 1°zona, il Rally dei Laghi. Tra gli altri fortunati piloti che correranno con una World Rally Car ci sarà il figlio di Felice Re, Alessandro che parte con le ferme intenzioni di proseguire il suo percorso di crescita con la speciale consulenza del padre dal quale ha aver ereditato gran parte del “manico”. Occhi puntati anche su Alessandro Gino che abbandonerà la fida Mini Countryman WRC per una più “comune” Fiesta con cui è alle prime armi ma con la quale può fare sicuramente buone cose.
In classe S2000 il favorito numero uno è Stefano Capelli che ha già ottenuto qualche vittoria di classe al Rally del Taro ma i pronostici potranno essere stravolti dall’esperienza di Marco Gianesini. Entrambi i driver correranno con una Peugeot 207 S2000 mentre è piuttosto popolata la classe N4 nella quale gareggierano tutte Mitsubishi Lancer tra cui spicca quella di Marco Strata.
Siamo sicuri che gli appassionati non si pentiranno di giungere in Emilia per seguire questo rally, e bando alle ciance. Buon divertimento!