Intervista a Francesco Fanari: “Ecco perché ho scelto Raceday”
Prima intervista curata da Epic Rally Tribe. Parla il mitico Francesco Fanari. Bando alle ciance e spazio alle domande.
Come nasce la passione per i rally?
La passione per i Rally nasce da bambino. A 7 anni ero “innamorato” della mitica Delta che correva e vinceva in giro per il mondo. Quando il nostro sport era tra i più seguiti e apprezzati in Italia. La passione, però, esplode definitivamente a fine anni 90 quando il funambolo Colin Mc Rae diventa famoso per il suo stile super spettacolare. Decisi che volevo provarci anche io!!!
Dopo aver mosso i primi passi in Italia, sei uni dei pochi che ha deciso di andare subito a crescere nel Mondiale. Raccontaci qualcosa?
Ho corso nel mondiale per tre anni. Un’esperienza bellissima non solo a livello sportivo, ma anche umano. Correre nel mondiale per un giovane pilota è un’opportunità unica che ti permette di toccare con mano cosa significa correre da “professionisti” . Sicuramente la gara più emozionante è stata il Messico, strade bellissime ed un pubblico super appassionato che fa un gran tifo indipendentemente dalla macchina che guidi . In Finlandia, invece, si scopre cosa significa andare veramente forte su terra…anche perché c’è sempre un “finlandese volante” che lo fa più di te 😃!!! L’università dei Rally sicuramente.
In questi anni ti abbiamo visto al volante di diverse auto, dalle N alle S2000 alle WRC.
Tra queste qual è la più bella auto che hai mai guidato?
Ford Focus WRC , definirla auto è riduttivo…a me sembrava un’astronave. Un mix di potenza, velocità e bilanciamento impressionante. Spero di riuscire a correrci ancora in futuro.
Per proseguire la tua carriera perché hai scelto Raceday Ronde Terra?
Per vari motivi. Il primo, la terra su prove speciali che hanno scritto la storia dei Rally. A fine gara , che tu sia andato forte o piano , ti sei comunque divertito a guidare su certe strade.
Il secondo , di tempo a disposizione: il mio lavoro di pilota collaudatore per Pirelli mi impegna molto e non riuscirei ad affrontare settimane intere di gara. Il Raceday ha un format molto ben fatto da questo punto di vista; in due giorni si fa tutto.
Il terzo (non per importanza) , economico: il problema comune di tutti i piloti è il budget a disposizione per correre. E la situazione negli ultimi anni è drammaticamente precipitata. Con quello che ho io, non riuscirei a fare molto di più. Quel poco che c’è bisogna investirlo nel modo giusto senza disperdere le risorse.
Grazie Francesco e gaaaaas!