Dakar, Seb Loeb:”Sono sorpreso!”
Gioia e stupore per Sebastien Loeb, vincitore della tappa n.2 della competizione, alla guida della sua Peugeot 2008 DKR. Folla in visibilio e applausi a non finire quando l’equipaggio Loeb-Elena hanno tagliato il traguardo.
Ecco le sue parole durante l’intervista post gara pubblicata da omnicorse:
E’ stato un ottimo inizio.
Sebastien è rimasto calmo, come sempre, e ha spiegato come è nata l’affermazione alla sua prima tappa effettiva di questa Dakar…
La macchina è molto buona, la nostra Peugeot è stata molto veloce nella speciale ed è una bella notizia pensando al resto della gara. Soprattutto perché la pista era un po’ come una speciale del mondiale rally e il buggy non è certo il mezzo migliore per questo tipo di strada. La vettura è competitiva: ho vinto anche se ho commesso un piccolo errore nel fango dove mi sono piantato, ma poi ho ripreso il passo e sono molto felice del risultato.
Un buon viatico per il nove volte campione del mondo dei rally: l’alsaziano che ha la risposta pronta ci ha spiegato che se la strada era la stessa delle ps del Rally di Argentina, la differenza si è rimarcata nel diverso stile di guida:
L’approccio della guida nel WRC è diverso da quello nei Rally Raid, anche se cerco di fare del mio meglio. Nello stretto lo stile è lo stesso, ma nel veloce bisogna stare molto più attenti, perché non si sa che cosa ci sarà dietro a un ostacolo. La sensazione, comunque, è stata buona.
E a proposito del team del Leone ha aggiunto:
Penso che sia stato un buon inizio per Peugeot, molto meglio rispetto allo scorso anno. Abbiamo ottenuto una bella doppietta già all’inizio, ma abbiamo una lunga strada davanti e sappiamo che sarà difficile per le vetture e i piloti.
E quando alla fine della speciale gli hanno confermato che aveva colto il miglior tempo, Sebastien era piuttosto sorpreso:
Sì, sapevo di aver corso bene, e tranne l’errore in mezzo alla speciale, ho sempre guidato con un buon ritmo. Sapevo che il podio potesse essere a tiro, ma sinceramente non mi aspettavo di essere il più veloce, perché ero sicuro che le trazioni integrali sarebbero state più veloci di noi nella speciale.