E Cina sia… Chi salta? Francia? Galles?
La FIA, i Costruttori e i promotori del WRC vogliono introdurre assolutamente nel calendario WRC la Cina. Non potendo aggiungere ulteriori tappe ecco che è partito il toto scommesse su quale evento della tradizione salterà .
Oliver Ciesla, promoter WRC dichiara:
“Abbiamo un mandato chiaro dalla FIA, dai Costruttori: vogliamo un calendario che sia globale e la Cina è una delle prime prospettive per farlo! Abbiamo un accordo con nove rally e siamo nella posizione in cui abbiamo più eventi che capacità di accoglierne le richieste. Quindi dobbiamo vedere come gestire la situazione. Francia, Germania, Gran Bretagna e Portogallo vogliono tutti un posto in calendario, ma penso che la Cina debba entrare e chiaramente non c’è il budget per disputare 14 eventi, quindi qualcosa deve cambiare. Non sono ancora nella posizione di poter procedere per un debutto nel 2016, ma non vedo ragioni per non essere ottimista che vedremo la Cina in un futuro molto vicino”.
A Ciesla risponde Ben Taylor, capo del Rally di Gran Bretagna, che sentendosi a rischio taglio, la mette sul romantico dichiarando che inseguendo solo i soldi, l’anima della competizione sarà compromessa; ricorda inoltre la storia del Rally di Gran Bretagna, la forte e leale base e affluenza di tifosi e i numerosi interventi migliorativi fatti negli ultimi anni per riportare assicurare sempre un grandioso spettacolo sulle strade gallesi.
Eccole parole di Taylor:
“Posso capire il desiderio di espandere il campionato verso nuovi mercati”, ha precisato, “ma i promotori non devono trascurare il cuore di questo sport. Basta dare un occhio alla Formula 1 per vedere che spostarsi in nuovi mercati in cerca di nuovi clienti può andar bene per il modello di business, ma si rischia di perdere l’anima dello sport e lo spirito dei vari eventi”.